Lo scorso novembre Mosca aveva cercato in ogni modo di impedirlo, facendo scoppiare una crisi ancora lontana dall’essere finita. Eppure oggi, l’Accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea è realtà, dopo la firma arrivata nel corso dell’ultimo vertice dei capi di Stato e di governo. Così, l’Ue tenta di fare da mediatore e convincere la Russia che l’intesa non danneggerà in alcun modo Mosca, ma anzi potrebbe portare vantaggi per tutti. Venerdì 11 luglio si terrà a Bruxelles una riunione trilaterale tra esperti di Ue, Russia e Ucraina per cercare di chiarire i dubbi di Mosca sull’accordo di associazione che Kiev ha firmato con Bruxelles e sulla creazione di un’area di libero scambio tra Kiev e i Ventotto.
Per martedì 8 luglio, intanto, è confermato anche l’incontro di coordinamento a Bruxelles per discutere il sostegno al Paese e preparare la conferenza dei donatori per l’Ucraina prevista entro la fine dell’anno. È “essenziale”, ha spiegato il presidente della Commissione Ue José Mauel Barroso, oltre al pieno coinvolgimento di Kiev nell’attuazione di questo programma di riforme, “anche il sostegno e la solidarietà internazionali”, per questo “ci incontreremo l’otto con il governo ucraino per assicurare un coordinamento effettivo dei nostri sforzi comuni”.