Il sì del Parlamento europeo al nome di Jean-Claude Juncker come presidente della Commissione europea è legato a doppio filo all’accordo sulla flessibilità del Patto di Stabilità. A ribadirlo il capogruppo S&D, Gianni Pittella, secondo cui senza di questa sarà “difficile” che Juncker possa farcela a superare l’esame dell’Aula.
A Strasburgo il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, durante l’audizione di Matteo Renzi ha richiamato l’Italia al rispetto dei vincoli di bilancio, in un intervento che Pittella, parlando con i giornalisti, ha definito “un accaloramento, un piccolo autogoal”. Ora, ha aggiunto “il problema è nella mani di Juncker. Se presenterà una proposta che accoglie le nostre istanze, la approveremo, altrimenti sarà difficile. Juncker va bene ma poi sta alla sua intelligenza e alla sua capacità di trovare un punto di equilibrio”. Pittella si è augurato insomma che l’intervento di oggi di Weber sia stato “una tempesta in un bicchiere d’acqua”. “Spero – ha concluso – che la vicenda si chiuda con un chiarimento”.