Chiediamo all’Europa che mandi l’agenzia Frontex a occuparsi del Mediterraneo”, perché si tratta della “frontiera di tutti”. Sono parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano, secondo il quale “anche i morti, oltre che i vivi, volevano andare in Europa e non in Italia”. Il ministro si è espresso così a margine di una audizione presso la commissione Affari costituzionali del Senato.
Davanti ai senatori, Alfano ha ribadito la linea che l’Italia intende tenere durante la guida del Consiglio Ue. Lo ha fatto mentre il premier Matteo Renzi, a Strasburgo, stava illustrando il programma della presidenza italiana. “Durante il semestre europeo – ha spiegato il ministro – chiederemo a ogni livello una moltiplicazione degli sforzi per una gestione comune dell’immigrazione, anche attraverso il rilancio di Frontex”. E’ un tema sul quale “ci giochiamo molto – ha proseguito il ministro – e il nostro impegno sarà rivolto a far sì che, finalmente, l’immigrazione sia considerato un problema europeo”.
Il titolare del Viminale ha affrontato anche il tema della lotta agli scafisti. “Facciamo una lotta dura e senza pietà ai trafficanti di essere umani e ai mercanti di morte – ha sottolineato – ne abbiamo arrestati a centinaia nell’ultimo anno”. Alfano ritiene che quello migratorio sia “un flusso difficile da bloccare, ma i trafficanti di morte devono sapere che arrivando in Italia li aspetta la galera”.