Uno show per pochi intimi (almeno dal vivo) quello di Beppe Grillo andato in scena a Bruxelles. All’inaugurazione del nuovo Parlamento europeo il leader dei 5 Stelle ha partecipato alla riunione del gruppo Efdd di Nigel Farage, l’incontro riservato ai soli deputati è stato trasmesso come da prassi in diretta streaming. Ma al termine della riunione il comico genovese non ha voluto incontrare i giornalisti che lo aspettavano fuori dalla sala e li ha seminati uscendo da una porta secondaria.
Prima di tutto una raccomandazione: “Sono venuto qui a guardare i conti e a dire di non dare più soldi all’Italia, perché scompaiono in tre regioni: Sicilia, Calabria e Campania, dove ci sono la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra”. Poi ha continuato con il suo tono apocalittico: “Questa Europa si è trasformata in un gigantesco parassita, un parassita che vive sulle nostre spalle, un parassita che ci afferra per la gola e ci toglie ossigeno. Ci rassicurano che le cose vanno meglio, che la crisi sta passando, che si intravede la luce alla fine del tunnel, ma sono i fari del treno che ci sta per venire addosso”, ha detto nel suo intervento a Strasburgo. Per il leader dei 5 Stelle “il treno si chiama Fiscal Compact, il nuovo irrigidimento del Patto di Stabilità e di Crescita che negli anni è stato sforato dalla stragrande maggioranza degli Stati europei. Così, a un paziente già ammalato, hanno somministrato il colpo di grazia: il pareggio di bilancio. Che in Italia abbiamo inserito addirittura nella Costituzione. Significa che se non abbiamo soldi non possiamo neppure trovarne, privi come siamo di sovranità monetaria, senza indebitarci. Una genialata!”.
“In più – ha incalzato il comico – ci hanno chiesto di ridurre il rapporto debito pubblico/Pil al 60% in 20 anni. Significa prendere un tessuto economico già disastrato, un tessuto imprenditoriale disperato, un tessuto assistenziale ai limiti dell’inesistente, e applicarvi tagli a pioggia pari anche a 50 miliardi all’anno per vent’anni. E lo chiamano ‘Grande sogno europeo! Ci accorgeremo presto delle conseguenze del Fiscal Compact sui paesi già piegati dal rigore a tutti i costi”.
Riguardo al gesto di Farage e dei deputati Ukip (ma non di quelli 5 Stelle), che si sono girati durante l’esecuzione dell’inno europeo, Grillo ha affermato che il britannico lo ha fatto perché “in Europa non c’è più gioia, perciò Farage si è girato. L’inno alla gioia è stato usato da Hitler e dai più grandi killer della storia. La gioia non c’è più, qui dobbiamo sederci e ragionare”.