Nomine, crescita, flessibilità. E poi Ucraina. I capi di stato e di governo dei paesi dell’Ue discuteranno soprattutto di questo nel corso dello speciale vertice di oggi e domani. Speciale per via della formula: prima giornata di lavori a Ypres, seconda a Bruxelles.
Un vertice itinerante dettato dalle ricorrenze: a Ypres, cittadina fiamminga a 120 chilometri dalla capitale belga, si commemora il centenario della “grande guerra”. L’evento scatenante del primo conflitto mondiale è datato 28 giugno 1914: fu il giorno dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’impero austro-ungarico. I capi di stato e di governo terranno nel pomeriggio di domani un a visita al cimitero di Ypres, tra le città simbolo di quella guerra. Lì vennero combattute alcune delle battaglie più sanguinose di quella guerra. Una città che fu rasa al suolo e poi, in quarant’anni ricostruita, come ha bisogno di esserlo la nuova Unione europea.
Servizio d’ordine imponente, stato d’allerta massima. Trenta leader (i ventotto dei paesi membri più i presidenti di Commissione e Consiglio Ue) a piede libero per una piccola cittadina già blindata, per un giorno sotto assedio, un assedio diverso da quello di cento anni fa. Alle porte della città i partiti politici – Pse e Ppe – che come d’abitudine terranno una riunione pre-vertice a livello di leader di governo. Adeguandosi al formato speciale i socialisti si ritroveranno a Elverdinge, i popolari a Kortrijk. Poi i capi di Stato e di governo convergeranno tutti su Ypres per la cerimonia e la cena di lavoro nell’insolita sede del palazzo comunale. Priorità e agenda per i prossimi cinque anni l’argomento di discussione, con crescita e occupazione in primo piano. L’agenda sarà anche l’occasione per ribadire l’importanza di procedere con le riforme (Germania su tutti) e di accompagnare questo sforzo con margini di flessibilità (su cui insiste l’Italia).
Accordi di associazione Ue-Georgia e Ue-Moldavia, Ucraina, ingresso della Lituania nell’euro, energia e nomina del nuovo presidente della Commissione europea saranno tutti temi discussi
nella giornata di venerdì. Con ogni probabilità dovrebbe essere espresso il sostegno degli stati membri per Jean-Claude Juncker, ma su questo sono attese le resistenze britanniche. Non è escluso che si possa mettere ai voti: le regole lo prevedono se c’è una richiesta di uno dei paesi. La sessione di lavoro del vertice è prevista per le 12:50, secondo le indicazioni fornite dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nella sua lettera d’invito. Subito dopo inizierà la discussione sull’Ucraina con il presidente Petro Poroshenko.