Tensione da guerra fredda tra Russia e Occidente. La Nato mantiene la linea dura nei confronti di Mosca, lasciando congelate le relazioni con il paese euro-asiatico. “La Russia pone pubblicamente una minaccia per la Nato. Le sue azioni illegali in Ucraina rappresentano una minaccia per l’ordine internazionale”, denuncia il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Anders Fogh Rassmussen, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dei paesi alleati. “Ad aprile – ricorda – avevamo detto che non avremmo continuato secondo il modello del ‘business as usual’ e abbiamo sospeso le cooperazioni pur mantenendo aperto il canale del dialogo”. Ma è servito a poco. “Oggi non vediamo cambiamenti nell’atteggiamento russo, e quindi non abbiamo alternativa che continuare a tenere sospese le collaborazioni civili e militari finchè la Russia non tornerà a rispettare i suoi obblighi internazionali”. Il tempo della comprensione e delle attese è finite, chiarisce Rasmussen. “Per vent’anni abbiamo cercato di lavorare insieme alla Russia, ma la Russia adesso ha infranto le regole e minato la fiducia”.
I ministri Nato chiudono alla Russia e aprono all’Ucraina. Rasmussen fa sapere che i paesi Nato sono a favore di “misure aggiuntive” a sostegno di Kiev. Si tratta di un pacchetto di aiuti “per il rafforzamento delle capacità di difesa ucraine”. In particolare è previsto un fondo fiduciario per finanziare le capacità di difesa in aree ritenute “critiche” quali logistica, sicurezza informatica, controllo.