Ormai praticamente sicura l’elezione dei Antonio Tajani alla carica di vicepresidente del Parlamento europeo. L’eurodeputato di Forza Italia, ed ex vicepresidente dell’esecutivo di Bruxelles, è tra i sei candidati che verranno proposti martedì prossimo dal gruppo popolare. Nella scorsa legislatura il Ppe aveva 7 dei 14 vicepresidenti e non ci dovrebbero essere quindi sorprese per la sua elezione, soprattutto visto che è stato il secondo più votato dai compagni di partito dietro solo al tedesco Rainer Wieland, che potrebbe quindi aspirare ad essere il vicario di Martin Schulz.
A guidare la delegazione berlusconiana a Strasburgo sarà invece a quanto pare Elisabetta Gardini. Un’altra rieletta potrebbe poi aspirare alla presidenza della commissione parlamentari che spetterà ai forzisti. Quale sia la commissione è ancora presto per dirlo, ma ieri al suo arrivo a Bruxelles il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, ha affermato che il partito “punterà su chi ha già esperienza”. Questo farebbe quindi pensare che la presidente designata potrebbe essere Barbara Matera, che nella scorsa legislatura è stata vicepresidente della commissione per i diritti delle donne, ed ha quindi il curriculum giusto per la carica. E poi l’altra rieletta, Lara Comi, si è già guadagnata un posto da vicepresidente del gruppo.
E oggi ha sciolto le riserve anche Raffaele Fitto, il più votato di Forza Italia ma fino ad oggi indeciso se accettare l’elezione o meno. “Devo tenere fede a impegno con elettori. Come annunciato in campagna elettorale, andrò in Europa, e mi dimetto dalla Camera dei deputati” ha scritto sul suo blog.