Da questo 1 luglio, scaricare dati in roaming da un altro Paese dell’Ue sarà molto meno costoso: per consultare mappe, guardare video, controllare la posta o aggiornare i contenuti sui social network si spenderà meno della metà di quanto si spende oggi. È l’effetto della nuova sforbiciata che la Commissione europea ha deciso di dare alle tariffe massime per il roaming, dopo la riduzione già effettuata all’inizio dell’estate dello scorso anno. Da luglio la tariffa massima per un megabyte scenderà dagli attuali 45 a 20 centesimi. Per fare un esempio: vi ricordate i vostri viaggi in Europa all’epoca degli ultimi mondiali di calcio, nel 2010? Dal mese prossimo, rispetto ad allora, il roaming dati costerà 25 volte di meno. Rispetto al 2007, quando l’Ue ha cominciato ad intervenire sulle tariffe, i costi sono invece calati dell’80-90%.
Il taglio dell’esecutivo Ue non riguarda però soltanto il traffico dati (su cui è stata effettuata la riduzione più consistente: -55.5%): anche le chiamate e gli sms saranno meno cari. Fare una telefonata da un altro Paese Ue costerà al massimo 19 centesimi al minuto contro gli attuali 24 (si spenderà il 21% in meno), mentre per ricevere telefonate non si spenderà più di 5 centesimi contro i 7 di oggi (-28,5%). Per inviare un messaggio dall’estero, poi, il costo massimo sarà di 6 centesimi invece degli 8 di oggi (-25%).
Sempre dal 1 luglio, poi, gli operatori di telefonia mobile in Europa potranno offrire condizioni speciali per i servizi di roaming ai viaggiatori, permettendo, in alcuni casi, di scegliere un operatore locale nel Paese di destinazione per servizi dati quali invio e ricezione di email, consultazione di notizie online, caricamento di foto e riproduzione di video online. In questo modo, chi è in viaggio potrà confrontare le offerte di roaming e scegliere l’offerta e la tariffa più conveniente.
Ma l’obiettivo dichiarato dell’Ue è più ambizioso: si punta a eliminare completamente le tariffe di roaming. Solo facendo scomparire questi costi, garantendo una rete internet aperta e neutrale e offrendo una maggiore tutela ai consumatori che utilizzano i servizi mobili e a banda larga, secondo la Commissione si potrà realizzare davvero un “continente connesso”.
“L’abbattimento dei prezzi del roaming dati quest’estate è un’ottima notizia per tutti noi. Ma non basta. Che senso hanno le tariffe roaming in un mercato unico?”, si chiede la commissaria per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes. “Spero – dice – che entro la fine dell’anno si raggiunga un accordo per abolirle del tutto. Il Parlamento ha fatto la sua parte, ora tocca agli Stati membri chiudere i giochi”.