Il primo passo è la co-presidenza del gruppo che sarà guidato, insieme, da Nigel Farage dell’Ukip e da Davide Borrelli del Movimento 5 Stelle. Ma si tratta soltanto di un primo simbolico gesto: poi, anche nel corso della legislatura, i deputati grillini avranno un ruolo chiave all’interno della coalizione euroscettica al Parlamento europeo. Ad assicurarlo è lo stesso leader indipendentista britannico che oggi ha presentato, insieme agli altri capi delegazione, il gruppo nato dalle ceneri dell’ex Efd, a margine della loro prima riunione. “Non è stato facile farlo nascere – ha ammesso Farage – Ma siamo molto uniti e porteremo in Europa la voce dell’euroscetticismo. Saremo una forza politica unita e coerente”.
L’impronta grillina è visibile già dal nome. Come richiesto dai pentastellati, il vecchio “Europa delle libertà e della democrazia” lascerà il nome a: “Europa delle libertà e della democrazia diretta” (Efdd), mettendo subito in evidenza un concetto caro ai Cinque stelle. Poi arriveranno anche i ruoli politici e istituzionali: “Molti membri di questo gruppo giocheranno un ruolo attivo nelle commissioni, come vicepresidenti o coordinatori”. Tra questi in particolare gli italiani che “prenderanno molto seriamente il lavoro nelle commissioni”, spiega Farage che assicura che l’Ukip è pronta a fare un passo indietro: “Svolgerà un ruolo meno attivo per lasciare un ruolo molto più grande alla delegazione del M5S e alle altre delegazioni”.
Restano, come noto, differenze ideologiche forti tra Ukip e Movimento 5 Stelle, specialmente sulle questioni ambientali. Ma le delegazioni assicurano che lo spirito euroscettico, o meglio “eurocritico”, sarà un collante sufficiente. Su tutto il resto ognuno voterà secondo coscienza, come stabilisce anche lo statuto del nuovo gruppo in cui si legge: “Il gruppo rispetta la libertà delle sue delegazioni e dei suoi membri di votare come ritengono”. “Siamo perfettamente liberi di esporre la nostra opinione su ogni tematica”, ribadisce Borrelli e “voteremo a favore di tutto ciò che va a favore dei cittadini da qualsiasi parte la proposta arrivi. È quello che abbiamo sempre fatto, a partire dai consigli comunali e la nostra politica non è mai cambiata”.
Per il momento il gruppo conta quarantotto deputati di sette Paesi membri (oltre a Ukip e M5S anche i lettoni dell’Unione dei Verdi e degli Agricoltori, i cechi del Partito dei liberi cittadini e i lituani di Ordine e giustizia), ma la speranza è di riuscire a ingrossare le file di Efdd “prima di Natale”. L’obiettivo non sono i deputati che non sono riusciti a formare un gruppo con Le Pen, per cui le porte rimangono chiuse affermano, ma piuttosto i componenti dell’attuale Ecr, lo schieramento conservatorem un gruppo oggi molto numeroso e in cui per Farage “ci sono forti contraddizioni politiche” che potrebbero portare ad alcune defezioni di deputati che “non si sentono a loro agio”.
Per saperne di più:
– Scarica lo statuto del gruppo Efdd