Se le tasse universitarie aumentano, le iscrizioni degli studenti calano: per questo borse di studio e prestiti agli studenti diventano elementi essenziali. È quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato dalla Commissione europea che ha analizzato l’impatto negli ultimi 15 anni dell’evoluzione delle tasse universitarie in nove paesi che presentano modelli diversi di finanziamento: Austria, Canada, Regno Unito, Finlandia, Germania, Ungheria, Polonia, Portogallo e Corea del Sud.
Gli aumenti delle tasse universitarie, è risultato dallo studio, possono avere effetti negativi sull’iscrizione, soprattutto degli studenti più anziani, circostanza verificatasi ad esempio in occasione di recenti aumenti in Inghilterra. Per questo gli aiuti allo studio sono essenziali per controbilanciare gli effetti negativi delle tasse universitarie e dei loro aumenti, soprattutto sui gruppi più vulnerabili. Così avviene in particolare in Inghilterra, Canada e Corea del Sud dove le tasse sono le più elevate ma ne riducono l’impatto borse di studio, sgravi fiscali o prestiti a condizioni agevolate.
L’introduzione di tasse universitarie, evidenzia poi lo studio, incrementa in generale il totale delle risorse a loro disposizione ma queste non sempre sono investite in modi che migliorino direttamente l’esperienza degli studenti, come ad esempio nell’assunzione di nuovi insegnanti. Le tasse universitarie, poi, non sembrano rendere i sistemi universitari pubblici maggiormente reattivi al cambiamento della domanda (ad esempio con lo sviluppo di nuovi programmi): diversi altri fattori, tra cui le tradizioni, il prestigio e le regole di accreditamento influenzano il modo in cui le istituzioni possono agire e agiscono di fatto.
“Le tasse universitarie sono un fattore che incide su gran parte degli studenti europei e sono anche una questione controversa”, commenta la Commissaria europea per l’Istruzione, Androulla Vassiliou, secondo cui è necessario studiare “il modo migliore per finanziare l’istruzione superiore in modo da assicurare che le istituzioni d’istruzione forniscano un’istruzione della massima qualità a un numero crescente di studenti garantendo nel contempo l’equità dell’accesso”.