Il presidente ucraino, Petro Poroshenko, è pronto a fare il primo passo concreto, dopo che i contatti con il presidente russo, Vladimir Putin nell’ultimo periodo hanno aperto qualche spiraglio su una possibile soluzione pacifica della crisi ucraina. Kiev metterà in atto un cessate il fuoco unilaterale nelle regioni dell’Est del Paese per favorire il disarmo nelle aree sconvolte dalla rivolta separatista filorussa. È quanto ha annunciato lo stesso Poroshenko dopo che, ieri sera, il Cremlino ha fatto sapere che i due presidenti hanno discusso di un eventuale cessate il fuoco.
Sarebbe il primo passo di quel piano di pace che Poroshenko ha preparato e presentato al leader del Cremlino nel corso degli ultimi contatti: il percorso immaginato “inizia con il mio ordine per un cessate il fuoco”, ha spiegato il presidente ucraino: “Immediatamente dopo – ha continuato – noi dovremo ricevere da tutte le parti coinvolte nel conflitto il sostegno del piano di pace. Questo dovrebbe accadere in tempi brevissimi”.
Nel suo piano di pace, Poroshenko promette anche l’amnistia “a coloro che abbandoneranno le armi e acoloro che non hanno commesso reati gravi”. In cambio, il presidente ucraino chiede a Putin di riconoscere ufficialmente le nuove autorità che hanno preso il potere a Kiev dopo la caduta del presidente Viktor Yanukovich a febbraio. Cosa che, fino ad ora, Putin ha sempre rifiutato di fare. Resta da vedere se questa volta Putin risponderà all’appello, per tentare di porre realmente fine ad un conflitto che, secondo gli osservatori inviati dall’Onu ha fatto dall’inizio almeno 356 vittime.