Sarà Jyrki Katainen, primo ministro della Finlandia fino a due giorni fa, a sostituire Olli Rehn in Commissione e, a quanto sembra, ad assumere l’incarico ad interim di Commissario europeo per gli Affari economici e monetari. L’ormai ex premier finlandese ha scelto di lasciare il governo del suo Paese proprio per subentrare al connazionale Rehn che, essendo stato eletto alle ultime europee con il partito dei liberali, andrà ad occupare un seggio in Parlamento.
Jyrki Katainen ha deciso di lasciare il ruolo di primo ministro dieci mesi prima della scadenza del mandato per occupare una posizione in Europa. Forse lui sperava in una carica più elevata di quella di Commissario, ma evidentemente certi giochi sono fatti. Katainen per ora occuperà la carica dal primo luglio fino al termine naturale del mandato della Commissione europea, previsto a fine ottobre. Poi con ogni probabilità resterà, anche perché non ci sono dubbi che il suo governo lo confermi, ma ancora non si sa quale poltrona potrà occupare.
Katainen già ad aprile aveva dichiarato di aver deciso di dimettersi dopo tre anni di mandato e si era detto interessato ad assumere posizioni di responsabilità sulla scena europea e internazionale. Più recentemente ha poi ribadito di voler ottenere un portafoglio di Commissario.
Nei tanti “totocommissari” di queste settimane c’è chi aveva anche ventilato l’ipotesi che Katainen potesse essere un candidato papabile per la presidenza della Commissione europea, soprattutto se alcuni paesi, tra cui il Regno Unito, avessero continuato a voler mettere il veto sul nome di Jean-Claude Juncker, candidato del Partito popolare europeo.
Katainen, 42 anni e leader del Partito della Coalizione Nazionale (Kokoomus) – che è affiliato con il Ppe – rappresenterebbe un possibile compromesso. Giovane, poliglotta e capace di aver tenuto insieme una difficile coalizione tra destra e sinistra nel proprio Paese: un biglietto da visita con cui può certo aspirare a un futuro in Commissione.