Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano segue con grande interesse il cammino del governo verso il semestre di presidenza Ue. Dopo l’incontro dell’altro ieri con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ieri i due si sono ritrovati a pranzo. Una nota del Quirinale ha fatto sapere che “sono stati affrontati i principali temi del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles”, previsto per il 26 e 27 giugno. Ma non è da escludere che si sia parlato anche di nomine, visto che oggi è in programma la visita del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy a Renzi, e si discuterà appunto dei nomi per sostituire gli attuali vertici delle istituzioni comunitarie. Su questo fronte, secondo indiscrezioni di palazzo, Napolitano concorderebbe con la linea di Renzi, il quale va dicendo da settimane che “prima dei nomi bisogna stabilire il programma”. In questo senso, Renzi sarebbe anche pronto ad appoggiare la nomina del belga Jean Claude Juncker alla presidenza della Commissione, a patto che l’esponente del Ppe abbracci una linea di discontinuità con le politiche di austerity.
Al di là delle indiscrezioni, di certo c’è che il presidente ha voluto incontrare, insieme con il premier, anche diversi ministri, i quali si troveranno sul tavolo numerosi dossier durante il semestre di guida italiana dell’Ue. A pranzo da Napolitano c’erano il ministro per gli Affari Esteri Federica Mogherini, quello dell’Interno Angelino Alfano, il titolare della Giustizia Andrea Orlando, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, quello dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Ai capi dicastero si sono aggiunti i sottosegretari Graziano Delrio e Sandro Gozi.
Proprio Gozi, che ha delega per le Politiche dell’Unione europea, ha speso qualche parola in più sull’incontro. “È stata una discussione a medio e ampio raggio sul Consiglio europeo del 26 e 27 giugno – ha dichiarato il sottosegretario – e, in prospettiva, anche sul semestre di presidenza italiana, visto che alcuni temi all’attenzione del Consiglio saranno al centro del semestre”. Gli argomenti su cui si è focalizzata l’attenzione sono – ha riferito Gozi – “l’immigrazione, con la politica dell’Unione in questo campo, e la crescita”.
Sull’immigrazione è stato il ministro Alfano a illustrare la linea del governo per il prossimo Consiglio europeo e per il semestre di presidenza. L’Italia chiederà un maggiore sostegno economico e l’impegno per una politica comune, che consideri i confini degli stati di frontiera come confini dell’Unione. Per quanto riguarda l’economia, il compito di riferire al presidente lo ha assunto Padoan. Il titolare di Via XX Settembre ha parlato degli effetti delle riforme iataliane: benèfici sul medio periodo, ma con ricadute negative sul breve termine. L’intenzione è quella di illustrare in Europa gli effetti positivi, così da ottenere un sostegno per contrastare quelli negativi immediati.
La necessità di far comprendere ai colleghi europei il lavoro che il governo sta facendo in Italia è una priorità dell’esecutivo. Stando al sottosegretario Gozi, infatti, “quello di spiegare le riforme italiane è un lavoro che il presidente del Consiglio ci ha chiesto di fare con grande impegno”. A Renzi sta molto a cuore far passare il messaggio che l’Italia stia cambiando. È convinto che in questo modo potrà avere un impatto maggiore sul resto d’Europa.