Segnali di rallentamento per le economie dei paesi emergenti, crescita stabile per la zona euro, mentre accelera in Italia, unico paese del gruppo del G7 a mostrare un rafforzamento dell’indice. E’ quanto è emerso dal superindice dell’Ocse che ad aprile è rimasto invariato a 100,6 mettendo in risalto il miglioramento dell’Italia che registra “un cambiamento positivo” con il relativo indice che passa da 101,4 a 101,6 punti.
L’Ocse ha rilevato inoltre un trend di espansione stabile nel complesso per i paesi del G7 ad eccezione del Giappone che mostra una lieve frenata. Segnali di rallentamento invece per Brasile, Cina e Russia.
L’Istat ha oggi diffuso anche i dati sulla produzione industriale, che ad aprile nel nostro Paese è tornata a salire, segnando un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa. Su base annua la crescita è stata dell’1,6% (dato corretto per effetti calendario).
Ad aprile l’indice destagionalizzato ha segnato variazioni congiunturali positive nei comparti dell’energia (+3%), dei beni di consumo (+2,2%) e dei beni intermedi (+0,5%). Variazione negativa per il raggruppamento dei beni strumentali (-1,3%). Le sole attività manifatturiere hanno registrato un aumento dello 0,4%.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario hanno segnato aumenti tendenziali nei raggruppamenti dei beni intermedi (+3,9%) e dei beni di consumo (+3,2%). Flessione per il comparto dell’energia (-5,3%) e, in misura più lieve, quello dei beni strumentali (-0,7%). Le attività manifatturiere sono aumentate del 2,1%.
Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile i comparti che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,1%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,8%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,4%). Le diminuzioni maggiori si sono avute nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-4,9%).