La pattuglia del Movimento 5 Stelle è sbarcata a Bruxelles. Oggi i neo deputati europei sono arrivati al Parlamento europeo e sul blog Beppe Grillo ha scritto: “È un cambiamento epocale che abbiamo voluto e ottenuto, una sfida che siamo pronti ad affrontare tutti insieme. Da oggi a Bruxelles (e poi a Strasburgo) si inizia a parlare di abolizione del Fiscal compact, di eurobond, di alleanze mediterranee e investimenti in innovazione, di tutte le battaglie che il M5S porta avanti in Italia come in Europa”.
Primo obbiettivo dei 5 Stelle l’adesione a un gruppo. “La scelta dei gruppi si risolve quasi sempre negli ultimi tre giorni, noi probabilmente faremo il referendum giovedì per decidere con chi allearci, decideranno i cittadini”, spiega Claudio Messora che sarà il responsabile della comunicazione europea. Il capo delegazione invece sarà, almeno per il primo trimestre, il siciliano Ignazio Corrao. “Faremo le battaglie non fatte finora e faremo capire agli italiani come funziona il Parlamento europeo e che succede qui dentro perché le decisioni che vengono prese in quest’Aula sono le decisioni che poi influenzano la vita di ogni giorno dei cittadini”, ha spiegato al suo arrivo Corrao. “Innanzitutto cercheremo di tirare fuori quello che succede qui, poi di cambiarlo e fare una politica più vicina alle esigenze dei territori che sono stati dimenticati”, ha aggiunto.
Ma il primo scoglio sarà decidere a quale gruppo aderire. “Siamo molto uniti e pensiamo che il gruppo sia un cavallo di battaglia, poi come in ogni movimento può capitare di avere momenti di riflessione, ma siamo concentrati su quella che deve essere la nostra battaglia”, si limita a dire per il momento Corrao. L’Eld resta a quanto pare la scelta più probabile ma non è ancora sicuro se l’inglese Nigle Farage riuscirà ad avere i numeri per formare il gruppo.
“Non abbiamo fatto ancora nessuna alleanza. Questa ci sarà quando la rete si esprimerà e i cittadini decideranno. Noi però non escludiamo a priori un candidato perché a qualcun altro sta sulle balle, non è democratico”, aggiunge Messora riferendosi alle trattative con Farage. Su quelle con i Verdi però il responsabile della comunicazione fa capire che non ci sono stati sviluppi: “Per adesso nessuna offerta concreta dai Greens, nessuno di input. È tutto aperto ma al momento non c’è una discussione. Noi abbiamo chiesto un incontro e la risposta è stata no per motivazioni di tipo ideologico”.