Non si ferma la bufera sui Mondiali di calcio del 2022 in Quatar. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle presunte tangenti che sarebbero state versate per ottenere il sostegno internazionale alla candidatura dello Stato arabo, a parlare è il presidente della Uefa Michel Platini.
“Sull’assegnazione dei Mondiali al Qatar non mi pento proprio di niente – ha dichiarato Platini in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe – penso che fosse la scelta giusta per la Fifa e per il calcio mondiale. Ma se delle vicende di corruzione saranno provate, serviranno un nuovo voto e delle sanzioni”.
Le parole del presidente arrivano in risposta all’inchiesta pubblicata dal Sunday Times. Secondo il giornale britannico l’allora membro esecutivo della Fifa per il Qatar, Mohamed Bin Hammam, avrebbe versato tangenti per svariati milioni di dollari proprio per favorire la candidatura dell’emirato.
Platini stesso nei giorni scorsi è stato bersaglio degli attacchi della stampa per aver avuto un incontro privato con Mohammed bin Hammam prima dell’assegnazione dei Mondiali. “Solo per aver fatto colazione con un collega mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita – ha continuato Platini dalle colonne de L’Equipe – non sono corrotto e non so chi c’è dietro a tutto questo”.
Il presidente della Uefa si è difeso dicendosi convinto che tutto sia stato creato ad arte per screditare lui e il lavoro che fa. “Non ho alcuna prova della ‘manovra’ architettata – conclude Platini – penso solo che ci siano molti interessi in ballo. Forse io sono una persona che dà fastidio ed essere visto così è molto pesante”.