Trolley, completo elegante e aria spaesata. Varcate le porte girevoli sotto la scritta “Altiero Spinelli”, che aprono un universo parallelo di corridoi, ascensori e scale mobili, la prima cosa è una telefonata: meglio evitare di fare la figura dei novellini facendo domande a destra e a manca, e farsi recuperare da un assistente. Inizia così lo sbarco della carica dei nuovi eurodeputati al Parlamento europeo: da oggi gli eletti dei Ventotto iniziano ad arrivare a Bruxelles per i primi lavori con i colleghi di gruppo e se per molti si tratta di una riconferma, ci sono anche tanti nuovi eletti per cui non solo il Parlamento, ma anche Bruxelles, sono una completa novità.
La partenza è lenta: non sono in molti ad essere arrivati allo scoccare del lunedì mattina (anche se qualcuno si è presentato già la scorsa settimana) e soprattutto di italiani, richiamati in patria dalle celebrazioni del 2 giugno, ancora non se ne vedono. Gli addetti alla sicurezza, però, hanno già il loro bel da fare a recupare i dispersi per i corridoi e a rispondere alle domande per indirizzare i nuovi arrivati sulla buona strada. La prima formalità da sbrigare, per tutti, è conquistare il badge che attesti il nuovo status di eurodeputato. Per velocizzare la produzione dei 751 nuovi tesserini è stata approntata un’intera area “welcome”. Qualche documento da consegnare, un paio di firme da fare e poi l’ostacolo più grande: la foto che per i prossimi cinque anni comparirà su badge e pagina del sito. A realizzarla un team di professionisti che consiglia il deputato (posizione di tre quarti, occhi ben aperti, sorridere ma non troppo), realizza un paio di scatti per ogni profilo e permette all’interessato di scegliere il preferito. “Ma può essere un’operazione lunga – sorridono gli addetti ai lavori – tanti non sono contenti delle loro foto e ci chiedono di ricominciare”.
Ma il Parlamento non è che una piccola parte del mondo che i nuovi arrivati devono imparare a conoscere. Anche per loro ci sono incombenze pratiche, come l’alloggio. “Diversi nuovi deputati sono già venuti a chiederci informazioni pratiche sulla città, soprattutto quali sono le forme più comuni di contratto di affitto”, spiegano gli impiegati dell’helpdesk messo a disposizione dalla Regione di Bruxelles capitale all’interno del Parlamento proprio per aiutare i nuovi arrivati a districarsi in città. E se gli eletti sono 751, almeno il doppio sono i relativi assistenti e aiutanti che stanno cominciando a popolare i corridoi e i bar intorno a Place Lux, oggi pieni come non lo erano da diverse settimane. Anche loro aspettano in fila per essere ricevuti ad un apposito desk che li aiuta con le incombenze amministrative: “Rispondiamo a dubbi sui contratti, sui documenti da presentare, sulle formalità da sbrigare”, spiegano. E a giudicare dall’afflusso ce ne sono non pochi.
Il tempo per ambientarsi comunque non mancherà. Per tutto giugno i deputati saranno impegnati solo con la formazione dei gruppi. La scadenza è fissata per il 24 giugno, anche se qualcuno, come il Ppe, ha deciso di anticipare i tempi per velocizzare l’inizio delle trattative con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy sulla candidatura di Jean Claude Juncker alla guida della Commissione Ue. Una fretta che non tutti sembrano avere: i socialisti, per il momento, confermano i tempi già fissati: prima riunione costitutiva l’11 giugno ed elezione del nuovo capogruppo il 18. Nessuna corsa in avanti per presentare a Van Rompuy l’interlocutore con cui iniziare le consultazioni per il nuovo presidente della Commissione Ue.