Jean-Claude Juncker nella sua corsa alla presidenza della Commissione europea ha trovato un alleato inaspettato. Abbandonato ormai da diversi suoi colleghi di partito il lussemburghese ha trovato al suo fianco il leader della Sinistra europea, Alexis Tsipras, che con un comunicato stampa ha spiegato che “il Partito popolare europeo ha vinto queste elezioni” per cui “è Juncker che deve cercare di formare la necessaria maggioranza parlamentare negoziando con gli altri gruppi politici”.
Il leader della Sinistra europea precisa: “Mi sono opposto fermamente alle politiche del Ppe e del suo candidato, Jean-Claude Juncker. Questa opposizione rimane e rimarrà”. Ma qui per Tsipras sono in gioco le regole stesse della democrazia europea. “Durante la campagna elettorale è stato chiesto ai cittadini di esprimere la loro scelta fra cinque candidati, ciascuno di essi scelti dai maggiori partiti europei”, e quindi ora “la mia posizione è che il Consiglio europeo non debba nominare alcun candidato per la presidenza della Commissione che non abbia partecipato a questa competizione elettorale”, e dal canto suo il Parlamento europeo non deve “approvare nessun candidato che non ha partecipato a questa competizione democratica”. Secondo Tsipras “presentare qualsiasi altra nomina avrebbe l’effetto di screditare complessivamente le recenti elezioni, trasformandole, dopo un tale atto, in una pantomima”.