Non scadranno il 31 di maggio, così come era previsto, ma continueranno fino al 1 giugno 2015. L’Unione europea ha deciso di prolungare le sanzioni economiche contro la Siria. Le misure, che prevedono il blocco degli investimenti e di importazioni ed esportazioni verso il Paese (tra cui ad esempio l’embargo del petrolio), sarebbero scadute ad un anno dalla decisione originale, presa il 31 maggio 2013. I Ventotto hanno invece deciso di estendere le sanzioni per un altro anno.
Soltanto due persone e una società sono state tolte dalla lista originaria di chi è colpito dal congelamento dei beni e dal divieto di viaggiare in Europa, lista che oggi comprende 179 persone coinvolte nella violenta repressione in atto in Siria. Continueranno a non potere disporre dei beni che hanno nell’Unione europea anche 53 società, compresa la Banca centrale siriana.