Pagare una parte dei debiti ucraini con la Russia, e costringere Mosca (e Gazprom) a ridefinire i prezzi delle forniture di gas per l’Ucraina. Sembra essere questa la linea che la Commissione europea intende seguire, secondo le parole del responsabile per l’Energia, Gunther Oettinger. L’Ue sta cercando di trovare assieme a Kiev una soluzione ai debiti che il paese ex-sovietico ha contratto con la Russia. Il problema è che le autorità ucraine denunciano un mancato rispetto dei patti da parte di Mosca – che ha quasi raddoppiato unilateralmente il prezzo del gas dopo la caduta a fine febbraio dell’ex presidente filo-russo, Viktor Yanukovich – e prima di pagare vuole rinegoziare.
L’Ue comprende i malumori ucraini ma sa che non pagare il gigante russo non è di aiuto alle delicate trattative. “L’Ucraina fino a marzo ha pagato 268 dollari per mille metri cubi di gas, che è un prezzo in linea con quello di mercato. Poi – lamenta Oettinger – la Russia ha portato il prezzo del gas a 468 dollari per mille metri cubi, che è il più alto del continente”. Per questo motivo “auspico che i partner russi fissino un prezzo per l’Ucraina in linea con quello di mercato, e per questo stiamo negoziando”. Tuttavia, riconosce il commissario per l’Energia, “se non ci fosse il pagamento di un primo acconto delle fatture per il gas già consegnato allora l’Ucraina si troverebbe in una situazione pessima, e tutti noi vogliamo evitare un’escalation della situazione”.