Hams (Verdi): “Andremo a consultazioni con nostro programma, per ora no alleanze” – Questa notte Alexis Tsipras ha dichiarato che per prima cosa cercherà un “dialogo costruttivo” con Socialisti e Verdi per cercare di lavorare insieme per fermare “le politiche della Merkel”, ma i Verdi per il momento non aprono a questa richiesta. Secondo la presidente del gruppo al Parlamento europeo, Rebecca Hams, i Greens “andranno ai negoziati con loro programma, Juncker rappresenta il gruppo più grande e ha diritto a provarci per primo”, ma al momento “non cerchiamo alleanze o Grandi coalizioni”. La candidata presidente Ska Keller ha aggiunto che “se altri gruppi vogliono supportare il nostro programma noi ne saremmo felici”.
Swoboda: “Ppe gruppo più ampio, Juncker ha diritto di cercare maggioranza per primo” – Secondo Hannes Swoboda, presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, “Jean-Claude Juncker, come il candidato del gruppo più grande, ora ha il pieno diritto di provare a trovare una maggioranza in Parlamento”. Per Swoboda comunque “il Ppe ha perso massicciamente, circa un quarto dei loro seggi” e queste “enormi perdite dimostrano chiaramente il malcontento della gente con la politica della destra”.
Juncker: Ppe ha vinto, mio diritto cercare maggioranza – “Il Ppe ha un vantaggio a doppia cifra, questo mi dà, come il candidato leader, il diritto di cercare per primo una maggioranza in Parlamento e in Consiglio”. Forte della sua vittoria, il leader dei popolari ribadisce la sua volontà di diventare presidente della Commissione. “L’estrema destra e i populisti non hanno vinto queste elezioni, anche se il loro rafforzamento in alcuni Paesi – ha ammesso – mi preoccupa”. Per cercare una maggioranza Juncker ha ribadito di essere pronto a dialogare con i socalisti ma “non sarò in ginocchio davanti a nessun leader. Io – ha ricordato – ho vinto le elezioni”.
Italia, risultati definitivi: Renzi 40,81%, M5S 21,16% – I risultati definitivi per l’Italia confermano il grande successo del Partito democratico, che ottiene quasi il doppio del Movimento 5 Stelle: 40,81% per il partito di Matteo Renzi, contro il 21,16 del movimento di Beppe Grillo. Forza Italia ferma al 16,82%, Lega Nord al 6,16%, Nuovo Centro Destra al 4,38, L’Altra Europa con Tsipras appena sopra la soglia al 4,03%. Non entrano in Parlame nto Fratelli d’Italia, con il 3,66% Verdi con 0,89% e Scelta europea con lo 0,71%.
Terza proiezione europea, Ppe sempre saldamente in testa. Secondo la terza proiezione ufficiale a llivello Ue il Ppe avrebbe 212 deputati, il Pse 187, Alde 72, Verdi 55, Ecr 45, Gue 43, Efd 35, tutti gli altri 102. (Per la Gue bisigna considerare che gli eletti in Italia al momento sono conteggiati tra i Non Iscirtiiti , qui inseriti in Altri)
Italia: boom Pd, M5S al 21% – I risultati sono ancora molto parziali (le sezioni scrutinate sonno 8.166 su 61.592) ma in Italia sembra profilarsi una netta vittoria per il partito democratico. Il Pd è dato al 43,46%, mentre il Movimento 5 Stelle si fermerebbe al 21,35%. Male anche Forza Italia, solo al 14,70%. Supererebbero lo sbarramento anche la Lega Nord, al 5,43% e l’Altra europa con Tsipras al 4,47%. In bilico sulla soglia, Nuovo Centro Destra, dato per ora al 3,97%, mentre Fratelli d’Italia sarebbe al 3,40%.
Juncker: “Pronto a diventare presidente Commissione”
“Voglio diventare Presidente della Commissione perché il Ppe ha vinto in modo cristallino queste elezioni”: il leader dei popolari, Jean Claude Juncker è pronto a incassare il risultato elettorale che conferma il Ppe come primo gruppo in Parlamento. “Sono pronto ad accettare il mandato come presidente”, dice Juncker e “credo di avere piena legittimità per farlo”. Sono pronto a “negoziare con i socialisti”, anticipa Juncker ma “non mi metterò in ginocchio perché il partito numero uno non deve mettersi in ginocchio”. Non solo il Ppe tratterà con i socialisti: “Voglio allargare la maggioranza”, sottolinea Juncker, ma “mai ai partiti di estrema destra: se ne avessi bisogno rifiuterei il mandato”.
Gran Bretagna, successo euroscettici, debacle Cameron – Sembra confermato l’atteso trionfo degli anti-europeisti britannici dell’Ukip di Nigel Farage e la debacle dei conservatori del premier David Cameron, giunti terzi dietro ai laburisti di Ed Milliband. Quasi scomparsi i liberal-democratici di Nick Clegg.
Tsipras apre a dialogo con socialisti e Verdi “ma rompere con politiche Merkel” – Per il leader della Sinistra europea Alexis Tsipras queste elezioni sono state un “importante passo avanti per fermare la catastrofiche politiche di austerità. C’è stata una caduta nelle maggiori forze che hanno dato consenso all’austerità” mentre cresce la Sinistra “che ha avuto successo soprattutto nella periferia dell’Europa”. Riguardo a possibili future alleanze Tsipras ha detto che la sinistra “ha un proprio programma che sarà una precondizione”, però si può pensare ad “alleanze con Verdi e Socialdemocratici, ma dobbiamo prima decidere di rompere con le politiche di Merkel. Con loro vogliamo avere un dialogo costruttivo”.
Schulz: “Proiezioni sbagliano, Ppe non avrà tutto questo vantaggio. Proverò a trovar eio maggioranza” – Troppo presto per dire se i popolari avranno davvero tutti questi seggi in più rispetto ai socialisti, “bisogna aspettare i risultati dell’Italia”. Nonostante le proiezioni diano un aumento del distacco del Ppe sui socialisti, il candidato socialista, Martin Schulz rimane ottimista. E parlando del futuro Presidente designato dice: “Se il partito di Juncker sarà in testa ha il diritto di cercare di formare una maggioranza. Se vuole parlare con noi è benvenuto. Attendo prenda l’iniziativa. Anch’io prenderò l’iniziativa per formare una maggioranza. Basta con questa strategia basata sul calcolo matematico, è ora iniziare col calcolo della politica”.
Verhofstadt: “Chiunque guiderà la Commissione avrà bisogno del nostro appoggio” – Il presidente e candidato Alde per la Commissione europea, Guy Verhofstadt, è convinto che chiunque guiderà la Commissione “avrà bisogno del nostro appoggio, siamo pronti alle discussioni come terza forza politica. Queste negoziazioni saranno basate sui contenuti chi avrà il mandato de il programma per avere i nostri voti dovrà proporre qualcosa di differente da quello visto nei scorsi 5 anni, basta politiche conservative”.
Seconde proiezioni a livello europeo, cresce il distacco tra Ppe e Pse. Ppe 212 deputati, Socialisti 185, Alde 71, Verdi 55, Gue 54, Ecr 40, Efd 36 tutti gli altri 107. Rispetto alle elezioni del 2009 il Ppe perderebbe 62 deputati, il Pse 11, l’Alde 12, i Verdi 2, e l’Ecr 17, Gue ne guadagnerebbe 19, e l’Efd 5.
Farage: nostra vittoria sarà un terremoto – “Non bisogna ancora i risultati per scontati ma ho l’impressione che ci sarà un terremoto”:è quanto promette il leader del partito euroscettico Ukip, Nigel Farage. “Ci saranno molti eletti euroscettici: bisogna vedere – dice – se cambieranno le politiche europee, sicuramente cambieranno quelle nazionali”. Le politich europee, secondo Farage, sono state un fallimento in diversi Paesi: abbiamo visto che ci sono stati pochi vantaggi economici, questo ha suscitato molto scetticismo a sud come nord. L’euro ha diviso l’Europa in nord e sud, mentre il progetto europeo era di mettere fine a questa divisione”.
Segol: “Queste elezioni sono avvertimento o si cambiano politiche o si disintegrerà l’Europa” – La segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati Bernadette Ségol: “I risultati sono un avvertimento forte ai principali partiti che governano l’Europa e l’hanno governata durante la crisi, un messaggio che dice che le persone sono stanche di questo tipo d’Europa. Bisogna cambiare le sue politiche e noi sindacati faremo pressione perché le cose cambino perché se si continua così ci sarà una disintegrazione dell’Europa”.
Harms: “Verdi diventano quarto gruppo al Parlamento europeo” – La presidente del gruppo dei Greens al Parlamento europeo: Rebecca Harms: “Per noi Verdi in Germania ma in tutta l’Europa è una serata felice, ci felicitiamo di poter diventare il quarto gruppo al parlamento europeo. Il partito dei verdi ha difeso un programma europeista, completamente incompatibile con quello degli euroscettici, e ne sono fiera. Credo che l’Europa deve cambiare ma non possiamo cambiarla che impegnandoci per l’Europa, difendendo questa idea magnifica di collaborazione tra i popoli”.
Zimmer: “Cittadini hanno chiesto cambiamento. Eletti Altra Europa credo verranno nella Gue” – Lp presidente del Gruppo Gue (Sinistra Unita) al Parlamento europeo: “Gli elettori hanno deciso che vogliono un cambiamento e una politica differente. Diremo chiaro che vogliamo una Ue basata su valori. Basta austerità, basta negoziati Ttip”. Altra Europa starà con voi? “Aspettiamo i risultati italiani ma se la lista entrerà nel Parlamento crediamo che entrerà nella Gue anche se sappiano che sono un gruppo eterogeneo”
Verhofstadt: “Hanno vinto anche partiti pro europei, non guardiamo solo alla Francia”
“In un certo numero di Paesi i partiti pro europei hanno vinto le elezioni, non guardate solo alla Francia”: è la richiesta del presidente e candidato Alde per la Commissione europea, Guy Verhofstadt. Commentando le prime proiezioni, il liberale chiede di guardare, ad esempio, a quello che è successo nei Paesi Bassi. Sui risultati dell’Alde Verhofstadt ha detto: “Continuiamo ad essere il terzo gruppo, più grande dei nazionalisti, dei populisti e degli euroscettici. Ma dobbiamo cercare di andare oltre”. Poi l’affluenza: “Per la prima volta dopo 30 anni sta salendo ed è una conseguenza di come abbiamo gestito queste elezioni”. Per questo è “inaccettabile” torna a ribadire il liberale, “che alla presidenza della Commissione non sia eletto uno dei cinque candidati che si sono presentati: il Parlamento non gli darà la maggioranza”.
Swoboda: “Il Ppe perde consensi. Chiederemo cambiamento” – Il capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo, Hannes Swoboda: “Drammatica perdita dell’Epp tra il 20-25% dei voti e ci da la possibilità di ridurre il gap e avere posizione più forte nel prossimo parlamento”. Accordo tra Ppe e S&D? “Dobbiamo dialogare con Ppe e Juncker. Lui se vuole essere Presidente deve dichiarare apertamente il suo programma, senza di noi non può avere la maggioranza!”
Daul: “Abbiamo maggioranza a Juncker compito di provare a formare la Commissione” – Secondo il presidente del gruppo popolare al Parlamento, Joseph Daul: “I popolari apparentemente sono il primo partito, a Juncker la responsabilità di provare a formare la Commissione. Aspettiamo i risultati definitivi comunuque ci saranno da fare dei compromessi con gli altri gruppi. Il Ppe sarà il primo a avviare le consultazioni”.
PRIME PROIEZIONI – Secondo le prime proiezioni a livello ue basate sugli exit polls in testa i popolari con 211 deputati, poi il Pse con 193, i liberali con 74, i Verdi con 58, la Sinistra unita con 47 e tutti gli altri 79 deputati
AFFLUENZA PROVVISORIA (DATI AGGIORNATI ALLE 21,39)
Ue: 43.1%
Austria: 45%
Belgio:90% (il voto è obbligatorio)
Bulgaria: 40,2%
Croatia: 24,3%
Repubblica ceca: 19,5%
Cipro 42,4%
Danimarca: 55%
Estonia: 36,4%
Finlandia: 40,9%
Francia: 43,5%
Germania: 47,9%
Grecia: 57,4%
Ungheria: 29,2%
Irlanda: 51,2%
Italy: 60%
Lettonia: 30,0%
Lituania: 37,3%
Lussemburgo: 90.0%
Malta: 74,8%
Paesi bassi: 37%
Polonia: 22,7%
Portogallo: 34,5%
Romania: 34,7%
Slovacchia: 13%
Slovenia: 21%
Spagna: 44,7%
Svezia: 51%
Gran Bretagna: 36%
PORTOGALLO – In Portogallo secondo i primi exit polls diffusi dal canale pubblico RTP a vincere le elezioni sarebbero i socialisti con il 30/34%, seguiti dai popolari al 25/29% , al terzo posto la Coalizione Democratica Unitaria (comunisti e verdi) al 12/15, poi a sorpresa il Movimento per la Terra (7/8%) e il Blocco della Sinistra al 5/7
POLONIA – Conferma dalle elezioni europee per il premier polacco, Donald Tusk: il suo partito centrista, Piattaforma Civica sarebbe avanti con il 32,8%. Secondo si piazzerebbe al momento il partito di destra Diritto e Giustizia, con il 31,8% dei voti. Terzo sarebbe invece il partito Alleanza di sinistra democratica con il 9,6% dei consensi .Anche in Polonia guadagano consensi gli euroscettici: il partito Nuova Destra si attesterebbe al 7,2% e potrebbe così entrare per la prima volta in parlamento.
GRECIA – Trionfo in Grecia per il leader anti austerità, Alexis Tsipras, candidato come presidente della Commissione europea per la Sinistra Unita. Il suo partito, Syriza, è dato come primo in Grecia, tra il 26 e il 30%. Un vantaggio di almeno tre punti sui conservatori di Nuova Democrazia, al governo nel Paese, che prenderebbero tra il 23 e il 27%. I neonazisti di Alba Dorata riuscirebbero a raccogliere tra l’8 e il 10% dei consensi.
FRANCIA – Front National primo partito in Francia. L’avanzata degli euroscettici è confermata dai primi exit poll, secondo cui il partito di Marine Le Pen avrebbe guadagnato il 25% dei consensi, seguito dai gollisti dell’Ump al 20,3%. Soltanto terzi sarebbero invece i socialisti del presidente Francois Hollande con il 14,7%. Se confermato, il dato significherebbe che il partito di estrema destra sarà quello che invierà a Strasburgo il maggior numero di deputati: ben 24 sui 74 totali che spettano alla Francia.
GERMANIA – In Germania bene la Cdu della cancelliera Angela Merkel, data dagli exit polls al 35,7%, seguito dal partito Socialdemocratico tedesco al 27,2%. Prendono consensi però anche gli anti europeistti di Afd (Alterntive for Germany) al 6.8%. Anche il partito neonazista tedesco (Npd) otterrebbe per la prima volta una rappresentanza a Strasburgo, anche si dovrebbe trattare soltanto di un seggio. Il partito avrebbe preso l’1% dei voti, una percentuale già sufficiente, da quando la Corte Costituzionale tedesca ha abolito la soglia di sbarramento.
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