Il primo contingente, composto da soldati francesi ed estoni, è partito da poche settimane: sono i primi uomini inviati dall’Unione europea in Repubblica Centrafricana. Alla missione, che affiancherà quella francese (Sangaris) e africana (Misca), prenderanno parte circa 800 uomini di 9 diversi Paesi. I prossimi a partire dovrebbero essere finlandesi, spagnoli georgiani. Poi toccherà a lettoni e italiani. Per i nostri soldati, una quarantina di uomini del Genio, il momento della partenza dovrebbe arrivare tra il 15 e il 25 giugno, un po’ più avanti, (sembra per problemi di autorizzazioni politiche che hanno tardato ad arrivare), rispetto all’iniziale tabella di marcia, secondo cui avrebbero dovuto dispiegarsi prima di tutti gli altri contingenti per effettuare un lavoro di “preparazione” del terreno.
A gestire le forze messe in campo dall’Unione, è un apposito quartier generale, sorto a Larissa, in Grecia. Qui sono al lavoro in 128 da 17 diverse nazioni. Il primo scopo della base è tradurre in ordini militari, le volontà politiche che arrivano da Bruxelles. Nonostante le migliaia di chilometri di distanza è da qui che si decide come dispiegare le forze sul territorio, qui vengono condotte le operazioni di intelligence per raccogliere e analizzare quante più informazioni utili possibile. Sempre da qui si tiene costantemente monitorata la situazione, tenendo i contatti con tutti i punti strategici e stando pronti, nel caso le cose si facessero difficili, a lanciare l’allarme rosso.
Immagini di Valeria Strambi