Magari l’avete fatto anche voi, davanti ad una birra, dopo avere seguito l’ultimo dibattito in tv. “Il prossimo presidente della Commissione sarà Juncker, vuoi scommettere?”. Qualcuno ha preso la cosa molto più seriamente. È il caso della compagnia di scommesse inglese Ladbrokes, che ora tra una puntata sui cavalli e una sulle partite di calcio, consente di provare a indovinare anche chi sarà il prossimo capo dell’esecutivo Ue. Le quote indicate sul sito rigaurdano una decina di candidati, tra cui, naturalmente, i 5 che si sono dati battaglia a suon di apparizioni televisive e comizi in giro per l’Europa.
Come molto probabile, tanto da portare un guadagno minimo, è vista la vittoria del candidato popolare, Jean Claude Juncker, dato appena a 1,80. Cioè: se punto 10 euro, ne vinco 18. Subito dopo c’è il socialista, Martin Schulz. 2,75 la sua quota. Già più interessante la puntata sul liberare, Guy Verhofstadt, dato a 7. Se si vuole tentare il colpaccio, però, bisogna rischiare e dare fiducia alla verde Ska Keller o al candidato della sinistra, Alexis Tsipras, dati entrambi a 101. Più di loro fa guadagnare solo l’euroscettico, leader dell’Ukip, Nigel Farage, che è pagato 500 a 1. Un suo ingresso al Berlaymont è dato addirittura come meno probabile di quello di Conchita Wurst, cantante transessuale austriaco vincitore dell’Eurovision Song Contest, che inspiegabilmente figura tra le quote ma risulta comunque più credibile del leader dell’Ukip.
Ci sono però anche outsidere più credibili, come Pascal Lamy, economista francese ed ex direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio, dato a 7, o la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, a 11. Compaiono poi anche la premier danese, Helle Thorning-Schmidt (13 a 1), il segretario generale Nato, Anders Fogh Rasmussen (dato a 21), la presidente lituana, Dalia Grybauskaite e il premier polacco, Donald Tusk (entrambi a 26) e l’irlandese Enda Kenny (a 34).