Hanno il nome di Alexis Tsipras nel simbolo ma non sono con lui nel gruppo parlamentare. L’Altra Europa è la lista italiana collegata alla candidatura del leader di Syriza nonché vicepresidente del partito della Sinistra europea, che nel Parlamento di Strasburgo ha fondato la Gue/Ngl, eppure non risulta ancora ufficialmente che si affilierà al gruppo della Sinistra Unita. Addirittura nelle proiezioni che l’Aula diffonderà nella notte elettorale, qualora la lista dovesse superare la soglia di sbarramento del 4%, i suoi eletti saranno inseriti nella sezione “Altri”, quella composta da tutti i partiti di cui non si sa ancora a quale gruppo politico aderiranno. La stessa in cui saranno inseriti gli eletti del Movimento 5 Stelle. “Per essere inseriti nel gruppo della Gue/Ngl avrebbero dovuto comunicarci la loro intenzione di affiliazione e questa doveva essere confermata dal gruppo. Ma tutto questo non è accaduto”, ci spiega un fonte del Parlamento di Bruxelles.
A quanto pare il problema non è soltanto “tecnico”, ovvero legato alla mancata comunicazione, ma sarebbe politico. A fare resistenza all’adesione formale al gruppo della Sinistra Unita già nella fase elettorale, nonostante l’intenzione di farlo della gran parte dei candidati de L’Altra Europa, sarebbe stata soprattutto (ma non solo) Sinistra, Ecologia e Libertà. Il leader del partito, Nichi Vendola, a marzo ospite al congresso del Pse aveva dichiarato di considerare Schulz, che è uno degli avversari di Tsipras, “una delle personalità più importanti della scena politica europea” e di voler lavorare perché “la lista Tsipras possa dialogare e immaginare un profilo di alleanza con lui”. “Sono nella terra di mezzo tra Tsipras e Schulz” aveva concluso Vendola. Ed evidentemente anche alcuni candidati de L’Altra Europa vogliono restare in questa “terra di mezzo” e hanno impedito così di formalizzare già da ora l’alleanza con la Gue.
Eppure nella sua propaganda elettorale L’Altra Europa sta insistendo molto sul fatto che per contare a Bruxelles sarà importante aderire al gruppo della Sinistra unita. E nell’appello di Camilleri, Flores d’Arcais, Gallino, Revelli, Spinelli e Viale da cui è nata la lista era chiaro a quale gruppo politico avrebbero aderito i candidati. “I nostri eletti siederanno nell’europarlamento nel gruppo con Tsipras (Gue-Sinistra Unitaria europea)”, si legge nel testo. Evidentemente questa chiarezza non vale per tutti.