L’intento è sempre lo stesso: creare un mezzo d’informazione europeo che si faccia eco delle diverse voci dell’Europa. E così come aveva promesso al momento della chiusura Presseurop, il giornale online che traduceva in dieci lingue i principali articolo del giorno dei quotidiani di tutta Europa, prova a rinascere anche se con un nuovo nome: Voxeurop. Giornalisti, traduttori, webmaster e sviluppatori di Presseurop si sono riuniti in un’associazione no profit con lo scopo di proseguirne la missione ma senza l’appoggio delle testate che lo gestivano, Courrier international (gruppo Le Monde), Courrier internacional (Lisbona), Forum (Varsavia) e Internazionale (Roma), non hanno voluto partecipare dopo che si è interrotta la sovvenzione della Commissione europea.
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Ecco l’editoriale che annuncia il ritorno della testata:
“Quando Presseurop si è fermato, abbiamo annunciato che non si trattava di un addio, bensì di un “arrivederci”.
Sarebbe infatti stato inconcepibile di rinunciare a quel luogo privilegiato d’informazione sull’Europa e di discussione, essenziale perché possa emergere un’opinione pubblica europea. Ed era ugualmente inconcepibile di abbandonare la comunità che, nel corso degli anni, si era creata intorno a Presseurop.
L’ampio movimento di sostegno che è nato dopo l’annuncio della chiusura di Presseurop ci ha rafforzati in questa idea.
VoxEurop riprende quindi il principio di Presseurop, con un nuovo nome, più coerente con l’ambizione che ci siamo dati: creare un vero mezzo d’informazione europeo, che si faccia eco delle diverse voci dell’Europa. Quella della stampa, certo, ma anche quella dei social network e dei cittadini. E naturalmente, sempre in dieci lingue — e chissà, in futuro magari anche di più. Vogliamo infatti contribuire ancora di più all’apparizione di un’opinione pubblica europea, elemento indispensabile per una vera discussione democratica su scala continentale.
Giornalisti, traduttori, webmaster e sviluppatori che facevano Presseurop ci siamo riuniti in un’associazione nonprofit, con lo scopo di proseguirne la missione. Le testate che gestivano Presseurop hanno per parte loro perferito non continuarne l’attività dopo che si è interrotta la sovvenzione della Commissione europea, il 22 dicembre 2013.
Una prima tappa — garantire che gli articoli pubblicati su Presseurop siano ancora accessibili, cosa che non andava da sé — è satata superata, grazie alla disponibilità di un gruppo di volontari, con l’accordo delle testate che operavano Presseurop. Ma non potremo superare le tappe seguenti (mettere in piedi una squadra permanente e garantire un ritmo di pubblicazione all’altezza di ciò che i lettori sono in diritto di aspettarsi) senza il vostro aiuto.
In un primo momento, faremo quindi vivere VoxEurop con i mezzi di cui disponiamo, e arricchiremo l’offerta mano a mano che avremo nuove risorse. Realizzare un sito di attualità e di discussione multilingue rivolto potenzialmente a mezzo miliardo di lettori è una sfida editoriale e, soprattutto, economica non da poco. Abbiamo ambizione, entusiasmo e volontà, ma i soldi — senza i quali non è possibile intraprendere alcunché di durevole — sono molto più difficili da trovare. VoxEurop potrà crescere anzitutto grazie ai contributi di tutti coloro che hanno a cuore di far vivere un mezzo d’informazione paneuropeo al servizio dei cittadini. Contiamo su di voi!”