L’Unione europea deve dare “segnali di una svolta netta” nelle sue politiche, perché quel che accade nel Mediterraneo dimostra come fino ad oggi si sia verificata “l’assenza di una politica comune europea”. E’ la prima delle due richieste, l’altra riguarda le questioni del risanamento e della crescita, che il sottosegretario responsabile degli Affari europei Sandro Gozi, ha presentato oggi ai collegi dell’Unione europea, partecipando al Consiglio Affari generali che lavora a preparare il preparazione del vertice dei Capi di stato e di governo di giugno. Il secondo punto posto sul tavolo da Gozi è stato quello che “dalla Commissione europea ci aspettiamo che valuti gli sforzi dell’Italia tenendo conto della necessità di favorire la crescita e delle misure che la favoriscono”.
Su fronte immigrazione, ha aggiunto Gozi incontrando i giornalisti, “sappiamo bene cosa chiediamo all’Ue: un ruolo più forte per Frontex, il mutuo riconoscimento delle politiche di asilo, arrivando ad una politica comune, il rafforzamento dei partenariati con paesi terzi, una maggiore cooperazione fra Stati nella lotta al traffico di esseri umani”.
Gozi ha avuto un incontro con Siim Kallas, il commissario ai Trasporti che in queste settimane di campagna elettorale copre ad interim anche il portafoglio degli Affari economici, dato che il responsabile, Olli Rehn, è in congedo elettorale, essendosi candidato al parlamento europeo. Roma continua a chiedere alla Commissione una maggiore elasticità nelle sue valutazioni, in vista dell’appuntamento del due giugno quando l’esecutivo comunitario valuterà pubblicamente il Def e la richiesta del governo Renzi di rinviare di un anno (al 2016) l’obiettivo del pareggio di bilancio.