È successo ancora. Lampedusa, a distanza di pochi mesi, rivive la tragedia del 13 ottobre scorso. Un barcone con a bordo 400 migranti è affondato a largo della Libia, a un centinaio di miglia a sud dalle coste italiane. Le vittime sarebbero almeno quattordici, mentre più di 215 le persone tratte in salvo.
Sul posto sono intervenuti i mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto impegnate nell’operazione ‘Mare Nostrum’, oltre ad alcuni mercantili dirottati in zona per le operazioni di soccorso.
Cecilia Malmström, Commissario Ue per gli Affari Interni, si è detta “profondamente scioccata per la nuova tragedia che ha avuto luogo in acque internazionali”. “I miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie – ha dichiarato la Malmström – e permettetemi di ringraziare le autorità italiane per i loro enormi sforzi nel mettere in atto l’operazione ‘Mare Nostrum’, sostenuta anche dalla Commissione europea, che ha salvato e continua a salvare decine di migliaia di vite”.
Il Commissario ha chiesto a tutti gli Stati membri di dare una risposta concreta ed efficace al piano d’azione individuato dall’Ue e li ha invitati, in occasione del prossimo Consiglio Affari Interni, a una discussione formale in cui espongano i metodi con cui intendono affrontare le sfide migratorie e le politiche di asilo nel Mediterraneo.
“Portando queste persone in modo sicuro e attraverso canali legali nell’Ue – ha concluso la Malmström – potremmo impedire loro di cadere nelle mani dei trafficanti e contrabbandieri che hanno messo a rischio la loro vita. Se ogni Stato reinsediasse nel proprio territorio anche solo poche migliaia di rifugiati, questo farebbe una grande differenza per centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno di riparo. In più, potrebbe essere ridotta significativamente la pressione dei flussi migratori nel Mediterraneo”.
Da Bruxelles, dove oggi era in corso il Consiglio Affari Esteri, è intervenuto anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini. “Il nuovo naufragio al largo di Lampedusa è uno degli episodi non sostenibili che l’Italia affronta avendo come priorità quella di salvare vite umane – ha spiegato il ministro – ma che debbono essere gestiti dall’Unione europea”. La titolare della Farnesina ha anche assicurato che si sta lavorando perché nel Consiglio europeo di giugno ci siano passi avanti per evitare il ripetersi di simili tragedie.