Oggi in oltre 100 città europee – da Amburgo a Roma e da Sofia a Malaga – volontari e attivisti di Greenpeace sono scesi in piazza per difendere le api e gli altri impollinatori naturali, “che svolgono un ruolo cruciale per l’agricoltura e la produzione alimentare”. Le attività in corso sono molteplici, dalle proteste presso i vivai che ancora vendono prodotti dannosi per le api alle raccolte di firme presso i mercati per petizioni dirette ai politici.
In Italia i volontari vestiti da ape sono entrati in azione in 23 città, con attività che vanno dai flash mob alla realizzazione di piatti tipici con ingredienti che dipendono dall’impollinazione delle api. A Roma hanno “ronzato” attorno al Colosseo e alla scalinata di piazza di Spagna per poi fare informazione presso un popolare farmer’s market.
“Le api non si limitano a produrre miele, come molti pensano. Un terzo del cibo che mangiamo e la maggior parte della flora spontanea dipende dalla loro opera di impollinazione. Le bancarelle dei mercati sarebbero quasi vuote senza il lavoro delle api, dovremmo scordarci mele, mirtilli, zucchine, broccoli, cipolle, mandorle, caffè, e molto altro ancora”, dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
Le iniziative che si svolgono oggi in Italia, Austria, Bulgaria, Germania, Grecia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Spagna e Svizzera sono parte della campagna di Greenpeace per salvare le api, minacciate dall’attuale crisi degli impollinatori e dell’agricoltura. Il declino
delle api sostengono a Greenpeace, “è un sintomo di un sistema agricolo industriale fallimentare, basato su un uso sempre più crescente di prodotti chimici di sintesi ed energia, monocolture su larga scala e la dipendenza da poche multinazionali agrochimiche”.
“Per proteggere le api e l’agricoltura dobbiamo lavorare con la natura, non contro di essa. Solo un’agricoltura ecologica e sostenibile ci permetterà di garantire diversità e sicurezza alimentare e proteggere le api a lungo termine. È ora che i politici europei ascoltino le tante persone che si stanno mobilitando per salvare le api, è il momento per loro di agire”, conclude Ferrario.
Vedi le immagini delle attività in corso in tutta Europa (aggiornamenti durante tutta la giornata)
Per approfondire leggi:
Rapporto “Api, il bottino avvelenato”:
Rapporto “Eden tossico: i loro veleni, nel tuo giardino“: