Nel giorno della Festa dell’Europa, a Firenze, come in molte altre città dell’Ue, i riflettori sono puntati sulle elezioni del 25 maggio. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato nella sua città proprio per parlare di come s’immagina la nuova Europa.
“I miei nonni hanno combattuto in Europa, uno in Francia e uno in Grecia e mia mamma piangeva davanti al muro di Berlino che andava giù – ha affermato il premier dal palco della conferenza “The State of the Union” – la mia generazione è quella dell’Erasmus e dei voli low cost. Per i miei figli sogno, penso e lavoro per gli Stati Uniti d’Europa”.
E sull’opportunità di vedere l’Europa non tanto “come un passato, ma piuttosto come un destino comune da cui è impossibile sottrarsi” ha insistito molto il premier. Renzi ha ricordato anche che l’appuntamento con le elezioni del 25 e con il semestre presieduto dall’Italia che prenderà il via a luglio sono due momenti cruciali: “L’Italia provvederà a riorientare l’Ue sulla base, tra l’altro, di crescita e occupazione e non solo rigore”. “Noi le regole Ue le rispettiamo – ha asserito Renzi – e proprio perché le rispettiamo abbiamo diritto di chiedere che queste regole siano cambiate”.
Un’Europa “più light, con meno regole, semplici e condivise”: ecco come si immagina la nuova Ue il presidente del Consiglio. Dopo l’intervento della mattinata Renzi ha ospitato a pranzo il candidato alla presidenza della Commissione europea Martin Schulz. “Il presidente uscente del Parlamento europeo è il candidato del Pse e il Pd lo sostiene e supporta con forza – ha dichiarato Renzi all’uscita dal ristorante – la sua è una scommessa molto importante che prova a cambiare l’Europa. Noi cercheremo di farlo insieme. Oggi ho fatto a Shulz un grande in bocca al lupo”.