Se l’iniziativa messa in piedi nel 2012 da Lorenzo e Giacomo Robustelli ha trovato lo stimolo per rinnovarsi e rilanciarsi, è grazie al successo decretato dai lettori in questo biennio e alla voglia di dare una risposta a quel 70% di cittadini europei che giudicano insoddisfacente l’offerta informativa sull’Ue. Come ha sottolineato Dino Pesole, il giornalista del Sole24ore invitato a moderare l’incontro di ieri, «in una fase in cui di Europa si parla spesso per luoghi comuni» sono necessari strumenti per «ricollocare il dibattito nel giusto binario di una informazione corretta e più approfondita».
È la sfida che eunews vuole affrontare, ma senza cedere alla tentazione di facili traguardi. Ad esempio, ha fatto notare il direttore Lorenzo Robustelli, l’argomento dell’euroscetticismo consente di rimbalzare più facilmente sui social network ottenendo maggiore visibilità. Ma «eunews non vuole piegarsi a questa logica». Ovviamente si darà conto anche delle dinamiche dei movimenti cosiddetti “no euro”. Tuttavia, inseguire in questo modo la visibilità significherebbe tradire la mission della testata. In un contesto in cui «circa il 70% delle legislazioni nazionali dei paesi Ue è inquadrato nella cornice della normativa comunitaria – ha evidenziato ancora il direttore Robustelli – l’opinione pubblica ha il diritto di essere informata sul funzionamento delle istituzioni europee e sulle loro decisioni». Poiché «quello che accade a Bruxelles – ha evidenziato il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani – non è qualcosa che accade al di fuori dei confini nazionali, ma riguarda la vita quotidiana di ognuno di noi».
Oltre a Tajani all’evento di ieri erano presenti anche altri addetti ai lavori. La giornalista Rai Mariolina Sattanino, che è stata a lungo corrispondente da Bruxelles, che ha plaudito «la scelta coraggiosa» di eunews perché «l’Europa non è un tema semplice». Tanto è vero che spesso è più facile derubricare l’argomento alle notizie di colore, come quando «si parla delle decisioni sulla lunghezza e il grado di curvatura delle banane». Proprio per questo, secondo Sattanino, «iniziative editoriali che si occupino in maniera approfondita di Ue sono importanti. Perché l’Europa è come l’arte moderna – ha chiosato la giornalista – all’inizio si fatica a comprenderla, ma poi è in grado di scaldare il cuore».
La vice presidente del Senato Linda Lanzillotta, intervenuta al dibattito, pensa che grazie alle «iniziative come quella di eunews l’opinione pubblica ha l’opportunità di uscire dal provincialismo, di conoscere come gli stessi problemi vengano affrontati anche negli altri paesi dell’Unione». La deputata del Pd Alessia Rotta ha puntato il dito sull’euroscetticismo, individuandone una causa «nell’appiattimento del dibattito sulle tematiche europee», determinato da un «patto scellerato tra politica e informazione» che ha visto negli anni passati «l’appiattimento dell’informazione sulla politica». La via d’uscita, secondo la parlamentare, sta nel «raccontare la complessità dell’Europa».
È per riuscire in questo compito che eunews si è arricchita dei nuovi strumenti presentati ieri. C’è il settimanale Oneuro, che sarà curato dall’editore Elido Fazi – partner dell’avventura di eunews – per offrire un approfondimento e stimolare il dibattito sulle implicazioni internazionali e geopolitiche delle scelte europee. Per dirla con lo stesso Fazi, sarà «uno strumento per chi vorrà riflettere in modo strategico sull’Europa». A questo approfondimento si affianca la sezione “L’altra Europa”, che ospiterà sul sito di eunews gli articoli più interessanti sulle tematiche comunitarie pubblicati dalle varie testate nazionali e internazionali.
Infine, grazie alla collaborazione con Aleteia, altro nuovo compagno di strada di eunews, dal 1° luglio nascerà il network Eubig (European Business Italy Group), presentato da Giovanni Parapini – proprietario di Aleteia insieme con Mauro Lucchetti – come «un club all’interno del quale le imprese e le associazioni iscritte potranno condividere informazioni, analisi ed esperienze per affrontare al meglio le sfide e cogliere le opportunità che l’Europa offre». Per riuscire in questo progetto ambizioso Parapini rivolge un «appello a seguirci, correggerci e consigliarci per renderci migliori e più forti». Un appello che eunews estende a voi lettori.