Hanno votato in plenaria 22.403 volte, presentato oltre 45 mila emendamenti, prodotto 970 atti legislativi e 1.754 non legislativi. Mentre sui giornali finiscono solo le grandi questioni economiche, il Parlamento europeo si occupa di un’infinità di temi, grandi e piccoli: dai diritti dei lavoratori, alle buste di plastica con cui facciamo la spesa e alle emissioni inquinanti delle auto, dalla persecuzione dei crimini transfrontalieri all’etichettatura dei cibi che compriamo, dalle regole per gestire le domande di asilo ai caricabatterie dei nostri cellulari. Nel corso dei cinque anni della legislatura che sta per concludersi, le decisioni degli eurodeputati che influenzeranno gli anni a venire sono state molte. Ecco alcune delle principali:
BILANCIO – A novembre 2013, dopo mesi di complessi negoziati, i deputati hanno definitivamente approvato il bilancio Ue per il periodo 2014-2020. E’ il primo bilancio nella storia dell’Unione europea a prevedere tagli rispetto alle programmazioni precedenti. Per il periodo 2014-2020 l’Ue avrà 960 miliardi di euro in impegni e 908 miliardi di euro per i pagamenti.
PAC – Questo emiciclo ha anche approvato la nuova Pac, la Politica agricola comune, voce principale di spesa del bilancio dell’Ue, a cui andrà il 38,9% dei 960 miliardi di euro del nuovo bilancio settennale dell’Ue. Parlamento e Consiglio hanno chiuso un lavoro durato tre anni. Tra le principali novità uno schema per aiutare i giovani agricoltori con un contributo extra del 25% per i primi 25/90 ettari di terra, un taglio del 5% agli aiuti delle aziende che prendono più di 150mila euro all’anno, da redistribuire ai piccoli contadini, una distribuzione più equa degli aiuta tra gli Stati, e misure per assicurare che una parte dei terreni siano destinati obbligatoriamente a colture biologiche, diversificate o locali. Chi non lo farà andrà incontro a sanzioni, ma solo a partire dal 2016.
UNIONE BANCARIA – Ad aprile di quest’anno il Parlamento europeo ha dato il suo via libera definitivo all’unione bancaria, approvando un pacchetto di norme che ne completano gli ultimi aspetti. Obiettivo fondamentale è spostare su azionisti e creditori l’onere di intervenire per gestire il fallimento degli istituti, in modo che a pagare non debbano più essere i cittadini. Nel corso dei negoziati con il Consiglio il Parlamento ha ottenuto concessioni sostanziali, in particolare sull’istituzione di un unico fondo di risoluzione di 55 milioni di euro finanziato dalle banche, che sarà creato gradualmente nel corso di 8 anni (invece dei dieci anni proposti dagli Stati).
GOVERNANCE ECONOMICA – Nel corso di questa legislatura (settembre 2011) il Parlamento Ue ha approvato anche la riforma della governance economica europea dando il via libera al cosiddetto “six pack”, un insieme di sei provvedimenti che hanno rafforzato in vari modi il patto di stabilità e crescita. Il six pack ha rafforzato la prevenzione sugli squilibri di bilancio definendo quantitativamente cosa si intenda per scostamento significativo dagli obiettivi di medio termine, ha stabilito che una procedura per deficit eccessivo può essere lanciata anche sulla base di un debito superiore al 60% del Pil che non diminuisce con un ritmo adeguato, ha stabilito sanzioni economiche introdotte gradualmente fino allo 0,5% del Pil per gli squilibri macroeconomici. Nel 2013 si è intervenuti ancora sulla governance economica con l’approvazione del cosiddetto “two pack” che assegna alla Commissione un ruolo inedito: la possibilità di pronunciarsi sui bilanci nazionali dei 17 Paesi della zona euro ed eventualmente di porre il veto (prima poteva esprimere solo raccomandazioni).
SERVIZIO EUROPEO PER L’AZIONE ESTERNA – Previsto dal Trattato di Lisbona, il servizio esterno ha comunque richiesto complesse trattative tra Consiglio, Parlamento e Commissione tutti preoccupati di difendere o estendere le proprie prerogative e l’approvazione dall’Aula di Strasburgo è arrivata a luglio 2010. Riunisce al suo interno le diverse strutture che prima hanno gestito l’azione esterna dell’UE nella Commissione e nel Consiglio.
DIRETTIVA TABACCO – Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla nuova direttiva europea sul tabacco. Tra le novità avvisi-choc per la salute sul 65% del pacchetto, aromi proibiti a partire dal 2016, confezioni di non meno di 20 sigarette. Sono state anche regolamentate le sigarette elettroniche che vengono equiparate ai prodotti da fumo e se vendute in farmacia devono avere l’autorizzazione.
PROTEZIONE DATI PERSONALI – Dopo gli scandali sullo spionaggio Usa ai danni dell’Europa, su cui il Parlamento ha condotto una sua inchiesta, i deputati hanno deciso di inasprire la norme per protegge i dati personali dei cittadini Ue. Tra le nuove regole approvate dall’Aula una migliore protezione dei dati, limiti alle tecniche di profiling, pene più pesanti per le compagnie che violano la privacy, autorità di controllo più forti e diritto all’oblio. Il Parlamento vuole riformare completamente la normativa europea sulla protezione dei dati personali, vecchia di quasi vent’anni. Si tratta per il momento solo di un primo passo: fino ad ora, nonostante trattative durate oltre due anni e mezzo, il Consiglio non ha trovato una posizione comune e il lavoro continuerà nella prossima legislatura.
ERASMUS+ – Questo Parlamento ha trasformato il programma Erasmus in Erasmus+. Il nuovo programma per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, avrà una dotazione di bilancio di 14,7 miliardi di euro per i prossimi sette anni: un aumento del 40% rispetto ai livelli attuali. Consentirà di partire per un’esperienza all’estero a oltre 4 milioni di persone. Per la prima volta, gli studenti che prevedono di seguire un corso integrale di laurea magistrale all’estero, potranno usufruire di un nuovo sistema di garanzia dei prestiti gestito dal Fondo europeo per gli investimenti.
ACTA – Il Parlamento ha fatto sentire la sua voce anche dicendo alcuni no. È il caso del Trattato anti-contraffazione ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) che il Parlamento europeo ha respinto dopo essere stato sottoposto a una pressione senza precedenti da parte di migliaia di cittadini europei, che ne hanno chiesto la bocciatura con manifestazioni per strada, mail, telefonate e anche una petizione. L’accordo, negoziato tra Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud e Svizzera, è stato concepito per rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. Secondo molti, però, avrebbe finito per limitare troppo la libertà nella rete, visto soprattutto che mettendo sullo stesso piano la commercializzazione di un prodotto con la sua condivisione senza scopo di lucro avrebbe finito per criminalizzare anche la pratica dello scambio di musica e film su piattaforme peer to peer.
BONUS BANCHIERI – Tra le battaglie del Parlamento europeo anche quella contro i maxi stipendi dei banchieri. All’interno di una più ampia proposta di regolamentazione del sistema bancario, l’Aula ha anche chiesto di limitare i bonus dei dirigenti bancari a un massimo di uno stipendio annuale o, al massimo, del doppio dello stipendio annuale dietro approvazione della maggioranza degli azionisti.
TASSA TRANSIZIONI FINANZIARIE – Questo Parlamento si è fatto sentire anche nella battaglia per una tassa sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta tobin tax. Il Parlamento europeo ha chiesto sia varata il prima possibile dagli undici Paesi Ue che hanno aderito alla cooperazione rafforzata. Per gli eurodeputati deve essere prevista un’imposta dello 0,1% su azioni e bond e dello 0,01% sui derivati. L’Aula ha però proposto che fino al primo gennaio 2017 i tassi siano dimezzati p
ROAMING – L’Aula ha approvato in prima lettura la proposta di azzerare ilcosto del servizio di roaming all’interno dei confini Ue entro il Natale 2015.Il provvedimento, definito un “voto storico”, dovrà ora passare l’esame del Consiglio dei ministri Ue nell’ambito della procedura di codecisione. Si spera in un accordo decisivo entro la fine del 2014.
TUTELA CONSUMATORI – Il Parlamento europeo ha lavorato anche sulla tutela dei cittadini, ad esempio quando fanno acquisti online. L’Aula ha approvato una serie di nuove norme che mirano a regolamentare il settore delle vendite di vacanze su internet che non era coperto dalla direttiva europea del 1990 attualmente in vigore. Il prossimo Parlamento dovrà negoziare con i Paesi membri il testo definitivo della normativa.
DIFESA DEGLI ANIMALI – Su questo tema i deputati hanno fatto molto, mai abbastanza secondo gli animalisti, ma sono state prese misure per il trasporto, per l’abbattimento, sulla vivisezione. Non è stato fatto forse abbastanza per le fondamentali api, per la difesa delle quali comunque la lotta contro i pesticidi killer è stata vinta.