I prodotti agricoli e alimentari europei sono tra i nostri principali prodotti di esportazione, e per questo la loro promozione in Europa e nei paesi extra europei può dare certamente una mano al settore. La Commissione europea ha approvato 20 programmi, per lo più di durata triennale, 12 riguardanti il mercato interno e 8 i paesi terzi, che avranno una dotazione finanziaria complessiva di 46,5 milioni di euro, di cui 23,3 milioni saranno a a carico di Bruxelles. I programmi selezionati coprono varie categorie di prodotti, come i prodotti di qualità (DOP, IGP e STG), i prodotti biologici, gli ortofrutticoli, il vino, il latte e i prodotti lattiero-caseari, i fiori, gli ortofrutticoli trasformati, cereali e riso trasformati, l’etichettatura delle uova, nonché le combinazioni di diverse categorie di prodotti. Per l’Italia si tratterà anche di programmi legati ad alcune delle nostre eccellenze alimentari, i prosciutti San Daniele e di Parma e il Grana Padano.
Le regioni e i paesi terzi interessati dalle campagne di promozione europee saranno: America del Nord, Russia, Cina, Medio Oriente, Asia sudorientale, India, America latina, Norvegia, Azerbaigian, Bielorussia e Turchia.
L’Ue può cofinanziare azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul proprio mercato interno e nei paesi terzi, con una dotazione finanziaria di circa 60 milioni di euro l’anno. Un recente accordo politico sulle nuove norme in materia di promozione dei prodotti ha portato a 200 milioni di euro entro il 2020 i fondi del programma, anche se il nuovo sistema sarà in vigore soltanto a partire dal 2016.
Le azioni finanziate possono consistere in pubbliche relazioni o campagne pubblicitarie e promozionali sui pregi dei prodotti dell’Unione, soprattutto in termini di qualità, igiene e sicurezza alimentare, nutrizione, etichettatura, benessere degli animali o metodi di produzione rispettosi dell’ambiente. Vi rientrano inoltre la partecipazione a eventi e fiere, le campagne di informazione sul sistema europeo delle denominazioni di origine protette (DOP), delle indicazioni geografiche protette (IGP) e delle specialità tradizionali garantite (STG), le informazioni sui sistemi europei di qualità, etichettatura e agricoltura biologica e le campagne di informazione sul sistema dei vini di qualità prodotti in regioni determinate (VQPRD).
In generale Bruxelles finanzia fino al 50% dei costi, percentuale che può arrivare fino al 60% per i programmi che promuovono il consumo di frutta e verdura tra i bambini o per le azioni di informazione sul consumo responsabile di alcolici e sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol. Il resto è a carico delle organizzazioni professionali o intersettoriali che propongono le iniziative e, in alcuni casi, anche degli Stati membri interessati. Per poter partecipare, le organizzazioni professionali interessate possono presentare due volte l’anno le proprie proposte agli Stati membri che trasmettono quindi alla Commissione l’elenco dei programmi prescelti e una copia di ciascun programma. I programmi proposti sono successivamente valutati dalla Commissione che ne stabilisce l’ammissibilità.