La prima conseguenza del voto è lo stop delle discussioni tecniche con Berna. Venizelos: La libera circolazione dei capitali va al passo con quella dei lavoratori
La prima conseguenza dell’esito sul referendum sull’immigrazione in Svizzera è un congelamento dei negoziati tra Berna e Bruxelles in materia di elettricità. “Nessun negoziato a livello tecnico su un accordo in materia di elettricità è previsto alla luce della nuova situazione perché dobbiamo verificare il da farsi nell’ambito del più ampio contesto delle relazioni bilaterali” con la Svizzera, ha spiegato la portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde Hansen. L’accordo sull’elettricità “è logicamente collegato a questioni istituzionali orizzontali” ha concluso Hansen.
Il ministro degli Esteri greco Evangelos Venizelos, presidente di turno del Consiglio Ue nel pomeriggio ha poi spiegato che l’Unione “rispetta la procedura democratica interna della Svizzera e il suo esito”, ma si aspetta anche che la Confederazione “onori gli obblighi derivanti dai trattati sottoscritti nel quadro del diritto pubblico internazionale”.
Venizelos, al termine della riunione con i colleghi dei Ventotto, ha poi sottolineato che “le 4 libertà sono fondamentali (libera circolazione delle persone, dei capitali, delle merci e dei servizi9 sono indivisibili, non è possibile accettare una divisione tra libera circolazione dei lavoratori e quella dei capitali”.
Il vice presidente della Commissione europea Maros Sefcovic ha sottolineato quanto la Svizzera abbia beneficiato della libera circolazione. “Ora- detto – la palla è nel campo della Confederazione. Le quattro libertà sono un pacchetto unico, non si può selezionare quel che ci piace senza che ne risentano anche gli altri elementi. Ora aspettiamo la risposta del governo elvetico, poi valuteremo”.
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