Il leader dell’Ukip Nigel Farage ha detto “no” a Marine Le Pen. Il leader nazionalista britannico non ha ceduto alle pressioni della sua collega francese a causa di alcune fondamentali differenze ideologiche, come, ha spiegato, “il suo pregiudizio antisemita”, anche se, ha ammesso, Le Pen “ha alcune ottime qualità” e “sta raggiungendo risultati importanti”.
La leader del Front National aveva detto che l’Ukip “potrebbe partecipare a una coalizione nel Parlamento europeo “purché sia nell’interesse dei cittadini europei unirci in un progetto comune per combattere contro l’Unione europea”. Farage l’ha invece snobbata avvicinandosi ad un minuscolo partito neogollista appena nato che si chiama Debout la Republique. Questa settimana il britannico ha partecipato ad una riunione di questi reazionari francesi, che lo hanno osannato.
Intervistata dalla Bbc Le Pen ha detto che Farage è “un leader carismatico”, e che “se ha capito quanto è grave la situazione in Europa non può non unirsi ad altri movimenti patriottici senza ricorrere a gioci di tattica e strategia”.
L’Ukip sta volando nei sondaggi pre-elettorali britannici, pescando voti soprattutto nell’oramai sfibrato partito Conservatore, vittima oltre che delle incertezze politiche di David Cameron anche di un recente scandalo che ha portato alla dimissioni della ministra della cultura per una storia di un mutuo per la seconda casa. Farage cerca anche di trovare voti nella classe operaia, con una battaglia contro i lavoratori che secondo lui arrivando dall’estero e rubano il posto ai britannici, un grande classico dei populisti che potrebbe funzionare anche in Gran Bretagna.