In Europa in questo momento “c’è la consapevolezza che va preservato lo spiraglio di dialogo che può costituire la riunione di giovedì” a Ginevra, e dunque niente sanzioni economiche contro la Russia perchè in questi momenti delicati “c’è attenzione a che da tutte le parti non ci siano atti che possano compromettere questi spiragli”. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, riassume così le posizioni europee sull’Ucraina al termine della riunione del consiglio Affari esteri. Come previsto l’Ue non ha avviato la terza fase del percorso sanzionatorio, quella che prevede contromisure economiche a danno della Russia, limitandosi a decidere per un’estensione della lista di persone colpite da bando dei visti e congelamento dei beni. C’è comunque un fronte di paesi che a Lussemburgo ha chiesto di poterla aprire, alla luce degli ultimi avvenimento nell’est dell’Ucraina: Lituania e soprattutto Regno Unito sono per sanzioni economiche, ma l’Europa cerca di mostrare unità e compattezza. “La fase tre non è sul tavolo in questo momento”, assicura Mogherini, precisando che la posizione italiana sull’Ucraina e l’atteggiamento nei confronti della Russia “è quella che è stata sempre espressa e che condividiamo con i nostri partner europei e non solo, ossia il dialogo”.
Le nuove persone sottoposte a sanzioni sono Serhiy Arbuzov ex primo ministro dell’Ucraina, Yuriy Ivanyushchenko deputato del Partito delle Regioni Oleksandr Klymenko Born ex ministro delle Finanze e Edward Stavytskyi , ex ministro dell’Energia. Tutti e quattro, scrivono i ministri degli Esteri, sono persone soggette “a indagini in Ucraina per il coinvolgimento in crimini in connessione con l’appropriazione indebita di fondi statali e il loro trasferimento illegale al di fuori dell’Ucraina”.
A Lussemburgo si è pensato per un attimo all’eventualità di convocare un possibile nuovo vertice straordinario dei capi di Stato e di governo. Sarebbe il secondo, dopo quello del 6 marzo scorso. Ma per il momento non se ne parla: si cerca di capire da una parte come evolverà la situazione e dall’altra quale sarà l’esito del vertice di Ginevra di giovedì tra Unione Europea, Stati Uniti, Russia e Ucraina. “E’ di fondamentale importanza che Russia e Ucraina collaborino”, ribadisce l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton. “L’obiettivo dell’incontro è quello di assicurare la pace” e la stabilità dell’area.
In attesa dell’incontro con la Russia e tenute in sospeso eventuali sanzioni economiche ed eventuale vertice straordinario, i ministri degli Esteri dei ventotto hanno deciso di venire incontro all’Ucraina dando l’ok a un pacchetto di aiuti economici da 1 miliardo di euro e rimuovere i dazi alle importazioni dei beni ucraini per l’accesso sul mercato europeo. Il miliardo di euro non servirà per pagare i debiti contratti dal governo di Kiev con la Russia per le commesse di gas, spiega Ashton rispondendo alle domande. I soldi finanzieranno le misure necessarie per il completamento del processo di stabilizzazione e di riforme.