“Non riesco a capire come sia possibile che vi sia ancora qualcuno che si opponga alla denominazione di origine, ovvero al ‘Made in”, dopo che questo Parlamento si era già espresso a stragrande maggioranza sul tema, accogliendo le richieste dei consumatori europei”.
L’eurodeputato del movimento ‘Io Cambio’, Claudio Morganti, appartenente al gruppo Efd, ha esordito così, stamani, nell’Aula di Strasburgo, in vista del voto di stasera sul controverso dossier sul “Made in” su cui è atteso il giudizio finale della planaria dell’Europarlamento.
“Trovo scandaloso -ha detto Morganti- che sia il Consiglio che la Commissione non abbiano accolto le nostre richieste, facendo il gioco dei Paesi del Nord Ue”.
“Mi chiedo quali siano le ragioni di coloro che non vogliono indicare chiaramente l’origine di un prodotto”, ha proseguito l’eurodeputato di ‘Io Cambio, specificando che “è nell’interesse di tutti avere garanzie più ampie, in termini di sicurezza e qualità, e non penso -ha aggiunto- che questo costituisca un pesante aggravio burocratico, come sostengono i Paesi del Nord Europa a scapito dei nostri produttori e consumatori”.
“Molti dei nostri competitori internazionali prevedono norme di questo tipo -ha concluso Morganti- e l’Europa, invece di adattarsi, continua a litigare e a pensare se sia questa la relazione giusta in cui inserire il provvedimento sulla tutela della denominazione d’origine dei nostri prodotti”.