Fino al 2011 non si poteva nemmeno divorziare legalmente, ma ora Malta fa un balzo avanti in fatto di diritti civili e dà il via libera non solo alle unioni tra persone dello stesso sesso ma anche alle adozioni per le coppie gay.
Il parlamento ha approvato la legge con 37 voti favorevoli, nessuno contrario e 30 astensioni, da parte dei deputati dell’opposizione e del partito nazionalista, che hanno dichiarato di avere riserve non tanto sulle unioni gay quanto piuttosto sull’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali.
Alla notizia del via libera, un migliaio di persone sono scese in piazza, fuori dal Parlamento di Valletta, per festeggiare quello che, dopo il divorzio, appare come un altro duro colpo alla forte influenza cattolica sull’isola (dove si dichiara cattolico ben il 95% della popolazione).
Malta è diventato così il 22esimo stato europeo a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso e il decimo a permettere loro di adottare bambini.
Secondo il primo ministro laburista, Joseph Muscat ora “Malta è più liberale e più europea e ha dato l’uguaglianza di tutti i suoi abitanti”.
L. P.