Nigel Farage, leader del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (UKIP) e deputato del Parlamento europeo, è stato accusato di essere responsabile per la “scomparsa” di più di £ 60,000 di finanziamenti europei versati direttamente sul suo conto bancario. Questo è emerso in pieno clima pre-elettorale sul Times, ed è poi stato ripreso da tutta la stampa inglese. Il mondo politico è spaventato dal 20% che gli ultimi sondaggi attribuiscono all’UKIP, e in Gran Bretagna anche un “piccola” mancanza come questa potrebbe essere molto mal giudicata..
Ogni anno il Parlamento europeo versa circa 15,000 sterline a tutti i membri, soldi di cui i deputati non sono tenuti a presentare un rendiconto, ma che devono essere utilizzati per il mantenimento del proprio ufficio.
Secondo un ex assistente politico di UKIP, l’ufficio di Farage a Lyminster gli era stato donato 15 anni fa da alcuni sostenitori e le spese per le utenze non hanno mai superato le 3,000 sterline l’anno. Ogni anno c’erano quindi circa 12.000 sterline “in avanzo” che in cinque anni, dal 2009 ad oggi, sono arrivate intorno alla cifra incriminata di 60.000 sterline.
David Samuel-Camps, assistente politico di Farage che dal 2005 al 2010 si è occupato di tenere i conti dell’ufficio, ha riferito che ogni mese riceveva dal leader dell’UKIP un assegno personale da versare sul conto corrente del partito a cui attingeva per il pagamento delle fatture. L’onorevole Farage ha quindi fatto sapere che l’assegno mensile era di circa 1.000 sterline, senza però specificare per cosa fosse utilizzato. L’Ufficio stampa, riferisce la stampa britannica, non fornisce altre spiegazioni.
Maria Elena Caputi