Il vice presidente della Commissione Ue era stato chiamato come mediatore dalle ditte europee: “Sono fiducioso che le parti riconsiderino la posizione”
L’accordo tre le aziende impegnate nei lavori di allargamento del Canale di Panama e le autorità locali è fallito. Lo annuncia il vice presidente della Commissione Ue Antonio Tajani, che era stato chiamato a svolgere un ruolo di mediazione. I lavori rischiavano, e dunque rischiano ancora, di essere sospesi.
“Sono venuto a conoscenza del mancato accordo delle parti sui lavori di ampliamento del canale di Panama – dice Tajani in una nota -. Questa notizia è sorprendente, in quanto ieri mattina il Presidente della Repubblica Martinelli aveva fatto dichiarazioni pubbliche positive, indicando che le parti erano molto vicine ad un accordo”.
Il vice presidente spiega di aver “seguito la questione con attenzione fin dal momento in cui le tre società europee coinvolte mi hanno chiesto di intervenire. Il 23 gennaio ho organizzato una riunione e, da quella data, sono stato in contatto con le autorità. Ieri sera – aggiunge – ho parlato con il Ministro responsabile per il canale, Roberto Roy. Le relazioni politiche tra la Commissione e il Governo di Panama sono, dunque, state corrette. Ma è responsabilità delle parti trovare un accordo nell’ambito del quadro giuridico esistente”.
“Sono fiducioso – conclude Tajani – e auspico che le parti riconsiderino la loro posizione nei prossimi giorni, in quanto, l’interruzione dei lavori sarebbe una cattiva notizia per i Lavoratori, per l’economia mondiale, per i lavori di allargamento del canale e, per le parti stesse”.