Alexis Tsipras il dibattito televisivo di ieri tra Jean-Claude Juncker e Martin Schulz non lo ha visto. “Ero impegnato in Grecia – dice – ma se avessi avuto tempo avrei guardato Atletico Madrid Barcellona, almeno quella era una competizione vera”. Per il candidato della Sinistra Unita tra il popolare e il socialista non ci sono grandi differenze: “Nei punti cruciali dei loro programmi dicono le stesse cose”.
Intervenuto a una giornata di dibattiti sul debito organizzata della Sinistra europea a Bruxelles, Tsipras ha incontrato anche la stampa per spiegare il suo programma. E lo ha fatto proprio nel giorno in cui in cui la Grecia è tornata a vendere i suoi titoli di Stato sui mercati, in una operazione che è stata considerata un successo dagli operatori finanziari con più di 3 miliardi di titoli venduti a fronte di una richiesta di 20 miliardi. “Non credo si possa parlare di successo”, ha attaccato Tsipras che anzi si è chiesto: “Come è possibile che quando è scoppiata la crisi nel 2009 il nostro debito era al 129% del Pil e nessuno comprava i nostri bond e ora, dopo i disastri compiuti dalla Troika, con il debito che è salito al 172% del Pil, la disoccupazione che è al 30% e quella giovanile al 60% i mercati hanno riacquistato fiducia?”. Per il leader di Syriza “tutta questa storia che gli interventi della Troika servivano a fermare la crisi è una gigantesca bufala”, la Grecia è “in piena crisi umanitaria” e “dopo 4 anni di riforme strutturali e austerità il debito pubblico dei Paesi del sud Europa non fa che crescere, e altrettanto fa la disoccupazione”, questo perché a suo avviso “lo scopo dei governi europei era solo quello di ristrutturare il mercato del lavoro, togliendo diritti ai cittadini in favore dei grandi capitalisti”, propinando “una medicina che è stata peggiore della malattia”.
Con queste elezioni europee c’è ora la possibilità di provare a cambiare le cose, ma per farlo “i cittadini europei devono trovare una soluzione comune per fermare il catastrofico disastro dell’austerità e ritrovare la democrazia”. È questa la battaglia che, afferma Tspipras, intende combattere la Sinistra europea: “Siamo gli unici che si sono battuti da sempre contro queste misure catastrofiche e siamo gli unici che rappresentano una vera alternativa per i cittadini europei”.
Tsipras si è detto poi “contento” che la L’Altra Europa, la lista che lo sostiene in Italia, abbia raggiunto il numero sufficiente di firme richiesto per partecipare alla competizione elettorale. “Sarò la sorpresa positiva delle prossime elezioni”, ha affermato e “manderà un messaggio molto chiaro al nuovo governo Renzi perché cambi strada e ponga fine alle misure di austerità”. “L’Italia – ha sottolineato Tsipras – segue la Grecia nella crisi, nel disastro sociale”, e per questo è importante che da questa lista in futuro “nasca un movimento permanente capace di unire la sinistra nel Paese”.
Alfonso Bianchi
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