Nessuna concessione ma soddisfazione per gli annunci fatti che dovranno concretizzarsi a breve. Per un giudizio complessivo però Bruxelles aspetta di vedere i testi approvati in Parlamento
La Commissione “prende atto” degli annunci fatti ieri a Roma dopo l’approvazione del Def. A prima vista, spiegano, i contenuti sono quelli giusti, ma si aspetta di vederli trasformati in atti concreti, anche per quanto riguarda il promesso recupero dei ritardi del passato.
Qualche osservazione preliminare si può fare intanto, ha spiegato il portavoce agli Affari Monetari Simon O’Connor. La prima questione è che l’Italia “ha la necessità di raggiungere il pareggio di bilancio in termini strutturali… al fine di mettere il suo elevato livello di debito pubblico su un percorso discendente e quindi rispettare il parametro di riferimento la riduzione del debito del Patto”. Su questo non ci si sbilancia: “Valuteremo l’obiettivo 2014 di un deficit al 2,6% del PIL e il cammino di avvicinamento verso l’obiettivo di medio termine di pareggio”.
Un poco di entusiasmo in più c’è nell’accogliere “con favore l’impegno di finanziare integralmente le riduzioni fiscali annunciate per i lavoratori a basso reddito a partire dal maggio 2014 principalmente attraverso la spending review. Sulla base dei dettagli delle nuove misure che saranno definiti dalla legislazione, le nostre previsioni di primavera esprimeranno un giudizio”.
Più in generale, spiega O’Connor a nome del commissario Olli Rehn, “accogliamo con favore l’accelerazione annunciata del programma di riforma con scadenze specifiche per ciascuna misura, dal momento che una decisa attuazione del programma di riforme strutturali è essenziale per sostenere la nascente ripresa e aumentare il potenziale di crescita e di occupazione”. Dunque soddisfazione per “l’intenzione di procedere rapidamente con le privatizzazioni annunciate e con i piani di razionalizzazione della spesa pubblica attraverso la spending review e di migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. In questo contesto, il piano del governo di sanare tutti debiti commerciali arretrati e di evitare ritardi nei pagamenti nel futuro è molto positivo. Sono anche benvenuti i passi annunciati per quanto riguarda la giustizia civile e amministrativa, il modo del business, l’istruzione e la ricerca”.
La frase più interessante di O’Connor, visto che il piano del Governo ricalca pedissequamente le indicazioni della Commissione e dunque non c’è da meravigliarsi se viene “accolto con favore”, è quella finale, che suona un po’ come un monito anche per gli ultimi provvedimenti: “Infine, l’intenzione dichiarata di garantire l’effettiva attuazione delle misure già adottate – dice il portavoce – è anche molto importante date le lacune nell’attuazione e i ritardi registrati in passato”. Insomma, sembra dire il portavoce, “cercate di portare in porto qualcosa perché non c’è più tempo da aspettare”.
Perla Ressese