Il premier finlandese ha annunciato che potrebbe prendere il posto di Olli Rehn, che dopo due mandati non sarà confermato
Olli Rehn dopo due mandati non sarà più commissario europeo. Qualsiasi idea di restare coltivasse sembra gli sia stata scippata dal premier in carica, il quarantaduenne conservatore Jyrki Katainen, che nel fine settimana ha annunciato che entro la fine di giugno si dimetterà perché è “interessato”, ha detto alla nomina a Bruxelles (che è decisa dal governo e dunque avrà fatto bene i suoi conti). In realtà Katainen, uno dei falchi rigoristi che è riuscito a salvare la valutazione di tripla A nelle agenzie di Rating per il suo paese, imponendo l’austerità e superando 15 voti di fiducia in un paio d’anni, potrebbe puntare anche ad altro. “Il mondo internazionale mi attrae – ha detto in un discorso a sorpresa sabato scorso -. E’ così premiante vedere che il mio lavoro può fare la differenza internazionalmente”.
A Helsinki dovranno scegliersi un nuovo primo ministro, mentre Rehn, liberale il cui partito è ora all’opposizione in Finlandia, che prima voleva correre come presidente della Commissione europea e poi ha ripiegato su un posto “di livello” in materia economica e intanto si è candidato al Parlamento europeo, dovrà trovare una nuova collocazione.