Il Natale 2015 potrebbe portare ai cittadini europei un regalo lungamente atteso: la possibilità di utilizzare il proprio telefono cellulare in qualsiasi altro Paese Ue senza spendere un centesimo in più di quanto spenderebbero a casa. A chiederlo sono i deputati europei che in sessione Plenaria a Bruxelles hanno votato per abolire le tariffe sul roaming a partire dal 15 dicembre del prossimo anno. La fine dei costi extra per il roaming era parte di una relazione più ampia per andare verso un mercato unico delle telecomunicazioni, approvata a larghissima maggioranza (534 voti favorevoli, 25 contrari e 58 astensioni).
L’Aula ha votato per “un grande passo avanti verso il rafforzamento de mercato unico delle telecomunicazioni” ha commentato la relatrice Vera Pilar del Castillo (Ppe): “Non solo – ricorda – abbiamo proposto di abolire le tariffe di roaming per voce, sms e dati, ma stiamo anche portando avanti disposizioni sostanziali, come una gestione efficiente dello spettro che permetterà la distribuzione di 4G e 5G in tutta Europa”.
“Con il voto di oggi le odiose tariffe di roaming europeo per gli utenti di telefonia mobile diventeranno acqua passata”, ha detto Francesco De Angelis, già negoziatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici del programma di azione per il futuro dell’Agenda Digitale dopo il 2015. “L’Europa delle opportunità – conclude l’esponente del Pd – è soprattutto quella capace di semplificare la vita dei cittadini nei 28 Stati membri”. Secondo Roberta Angilli, vice presidente del parlamento europeo, “si tratta di un passo avanti significativo verso il mercato unico delle telecomunicazioni, nonché un ulteriore tassello per la realizzazione concreta della libera circolazione dei cittadini europei che saranno finalmente liberi di utilizzare il proprio cellulare senza cambiare operatore e tariffa in qualsiasi paese dell’Unione europea”.
Il voto del Parlamento ha avuto lo scopo di consolidare il lavoro svolto fino ad ora per trasmetterlo al prossimo emiciclo. Spetterà infatti ai nuovi eletti portare a termine il lavoro cominciato in questa legislatura per consentire ai cittadini europei di chiamare, inviare messaggi o accedere a internet da qualsiasi Paese Ue allo stesso costo. La parola ora passa ai governi, che dovranno approvare la proposta dei deputati oppure inizierà un negoziato. La Commissione, sulla questione del roaming, è assolutamente schierata per l’abolizione dei costi, come ha spiegato molte volte la responsabile dell’Agenda digitale Neelie Kroes.
“Con questo voto l’Ue fa qualcosa di concreto per i cittadini. L’Unione europea è proprio questo: eliminare le barriere per semplificare la vita e ridurre i costi”, commenta oggi la Commissaria. “Nel 2010 ho promesso di abolire le tariffe di roaming entro la fine del 2015 – ricorda – e adesso siamo a un passo da questo risultato”.
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