Il governatore afferma che le previsioni della Bce parlano di rischi “limitati” ma nel lungo termine le cose potrebbero cambiare e quindi Francoforte “monitorerà da vicino gli sviluppi e si terrà pronta ad intervenire”
Nessuna azione sui tassi di interesse da parte della Bce ma “il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno ad utilizzare anche strumenti non convenzionali nell’ambito del suo mandato, al fine di far fronte efficacemente ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione”. È quanto ha annunciato il presidente Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte.
Draghi ha promesso che la Bce “monitorerà molto da vicino” gli sviluppi economici “e prenderà in considerazione tutti gli strumenti a sua disposizione”, in quanto l’istituto è “risoluto nella determinazione a mantenere un elevato grado di accomodamento monetario e ad intervenire rapidamente, se necessario”.
Per questo la Eurotower, pur “prevedendo di lasciare i tassi al livello attuale”, non esclude “un ulteriore allentamento della politica monetaria”. Secondo le analisi della Bce il Pil dell’area euro è aumentato dello 0,2% in termini reali sul trimestre precedente ma “gli sviluppi dei mercati finanziari globali e nelle economie di mercato emergenti”, così come “i rischi geopolitici”, possono “avere il potenziale per influenzare le condizioni economiche negativamente”, ha avvertito Draghi. Al momento però le analisi del Consiglio direttivo definiscono “limitati” i rischi sia al rialzo che ribasso per le prospettive di evoluzione dei prezzi. “Ma se il periodo di bassa inflazione continuerà troppo a lungo le cose potrebbero cambiare e noi saremo pronti a intervenire” ha concluso il governatore.
Il suo intervento sembra aver convinto i mercati che hanno fatto registrare immediatamente un +1% con lo spread che è sceso da quota 169 a 165.