La disoccupazione è ancora a livelli record e le aziende continuano a abusare dei contratti part-time
Il commissario Andor: “Intensificare gli sforzi per garantire che nessuno venga lasciato indietro”
La ripresa economica c’è, ma non è ancora stata capace di creare nuovi posti di lavoro e per questo i segni del miglioramento stentano a farsi sentire. Sono i risultati del rapporto trimestrale sulla situazione sociale in Europa della Commissione europea. Un’analisi che evidenzia anche un aumento dei livelli di povertà e un leggero miglioramento della efficacia della spesa per la protezione sociale nel 2013, il cui impatto però resta molto debole.
“L’economia europea è tornata a crescere a un ritmo lento, ma la situazione di molte famiglie e individui non è ancora migliorata, con numeri sempre crescenti di persone che soffrono difficoltà finanziarie”, ha dichiarato László Andor. Secondo il commissario al Lavoro “le disuguaglianze sono aumentate e c’è il rischio che l’attuale fragile ripresa non migliorerà la situazione di molti gruppi a basso reddito”. Andor ha chiesto perciò agli Stati membri di “intensificare ulteriormente i loro sforzi per garantire che nessuno venga lasciato indietro mentre cerchiamo di uscire dalla crisi”.
Secondo i dati del rapporto l’occupazione ha mostrato i primi segnali di stabilizzazione nel 2013, con una crescita debolissima dello 0,1% nel secondo semestre dell’anno. Una crescita maggiore è stata registrata nel settore dei servizi, mentre è rallentata la diminuzione di posti di lavoro nei settori delle costruzioni e dell’industria.
I dati di gennaio 2014 mostrano però che la disoccupazione è ancora a livelli record, con circa 26 milioni di persone (il 10,8% della popolazione economicamente attiva) in cerca di lavoro. La revisione mostra anche un crescente ricorso al lavoro temporaneo e part-time che prova che l’occupazione temporanea non è affatto un trampolino di lancio verso un lavoro permanente.