colonna sonora: Propellerheads feat. Shirley Bassey – History Repeating
La Storia si ripete. Finché sei a scuola, durante un’interrogazione a sorpresa sulle guerre puniche anche se il giorno prima ti sei preparato solo in “spinelli con gli amici”, è normale che la Storia si ripeta. Anche se a stento.
Il problema è quando gli eventi politici e sociali sembrano entrare in loop, come se oltre all’ozono si fosse bucato anche il Matrix (per chi non avesse visto il film – il primo, l’unico per quanto mi riguarda – consiglio vivamente di fermarsi un momento a riflettere sulla propria esistenza).
Nell’ultimo periodo stiamo assistendo più o meno coscientemente al ritorno di brutte situazioni che credevamo passate per sempre.
Il Presidente Americano che viene in Europa a parlare di investimenti nella NATO e indipendenza energetica dalla Russia (ovviamente comprando gas oltreoceano) e il dittatore Russo che intanto avanza i suoi carri armati e si annette la regione di uno Stato libero in base ad un referendum non riconosciuto da nessuno, proprio nei giorni del Summit sulla Sicurezza Nucleare alla quale non partecipa, ricorda troppo il periodo della Guerra Fredda, quando il mondo era diviso in due blocchi, l’uno nel mirino dell’altro, a tiro di bomba atomica. La situazione oggi è diversa, è chiaro che lo spettro capitalista ha vinto sullo spettro comunista, perché nessuno si sognerebbe di andare in giro senza almeno un capo firmato (cucito dagli abilissimi bambini del terzo mondo, il blocco che rimane sempre abbandonato a sé stesso, sfruttato dagli altri due) o l’ultimo modello di telefono in tasca, quello che ti permette di condividere in tempo reale con tutto il mondo la foto del nuovo capo appena acquistato. Fatto sta che i cittadini non sono del tutto tranquilli, perché comunque vada saranno loro ad andarci di mezzo.
In Italia invece stanno tornando vecchie questioni che quasi tutti (per lo meno i lettori di Fuori Tema, tutta brava gente) speravamo fossero ormai morte e sepolte.
Il Cardinale Bagnasco, uno dei politici più influenti del paese, inteso come Stato Vaticano, ha contribuito a bloccare la diffusione di alcuni opuscoli che sarebbero dovuti essere distribuiti nelle scuole per sensibilizzare gli alunni sui temi del bullismo, della diversità e dell’omosessualità. Un’ottima iniziativa varata dal governo Monti che però è stata accolta con rabbia dal mondo cattolico che ha parlato di indottrinamento delle menti (diverso dalla dottrina cattolica, l’unica vera ed incontestabile) volto alla distruzione della famiglia tradizionale. Bagnasco forse ritiene che i numerosi suicidi tra giovanissimi omosessuali che non hanno più sopportato le prese in giro dei compagni di classe vadano puniti doppiamente, con la creazione di uno speciale girone dell’inferno dedicato ai suicidi/sodomiti. Tutto questo nel 2014, mentre il crocifisso guarda con severità i banchi di scuola dal muro dietro la cattedra.
Questa storia mi ha ricordato un intelligente opuscoletto di Lupo Alberto che venne distribuito nelle scuole medie agli inizi degli anni 90, dove si parlava con semplicità e chiarezza di sessualità, contraccezione e malattie veneree. Ce lo passavamo durante le lezioni ridacchiando e fantasticando sui genitali femminili (o maschili, che comunque l’omosessualità sembra esistesse anche ai tempi dell’Uomo di Neanderthal) ma ancora ricordo tutti gli insegnamenti ricevuti da quel libretto, che nessun genitore o insegnante sarebbe stato in grado di dare senza balbettare o pontificare sulle api che impollinano i fiori. E anche a quel tempo la pubblicazione venne ritirata perché l’allora ministra Jervolino rischiò lo svenimento leggendo parole come “orgasmo” e “rapporti orogenitali”.
A Roma invece sono apparse sulle porte di alcuni locali pubblici delle simpatiche scritte “vietato l’ingresso agli zingari”. Nessuno nega che i Rom possano rappresentare un problema di integrazione che in qualche modo va affrontato. Ma quelle scritte sono eredi dirette delle leggi razziali promulgate dal fascismo nel ’38. Quelle che hanno permesso che centinaia di cittadini italiani venissero prelevati a forza dalle loro case e deportati nei campi di concentramento per non tornare mai più. Quelle che qualcuno continua a dire “si, il Duce ha fatto le leggi razziali ma ha anche costruito l’EUR”. Che equivale a dire “si, l’idraulico ha violentato mia nonna sulla sedie a rotelle ma ora il lavandino non perde più”. Vogliamo ragionare, prima di agire?
Infine oggi apro il giornale e leggo che Clemente Mastella rientra in politica, nella presidenza di Forza Italia. Senza discutere il nome del partito, che mi riporta al 1994 e all’inizio del declino irrecuperabile del paese, qualcuno si ricorda Clemente Mastella per qualcosa di buono fatto per l’Italia? Qualcosa che giustifichi la sua costante presenza (quando va a lavorare) nelle istituzioni italiane ed europee, diversa da quella di intascarsi il cospiscuo stipendio pagato da tutti noi, a parte il fatto che l’ho nominato qualche puntata fa?
Sembra che le cose stiano andando all’indietro, girando insieme al mondo per tornare al punto di partenza.
Dobbiamo svegliarci. La Storia è fatta anche di sollevamenti popolari, rivoluzioni, movimenti mondiali. Se proprio dobbiamo rivivere gli stessi eventi del passato, perché non ricominciamo da quelli che hanno cambiato in meglio le sorti del mondo?
Buon uichènd a chi non si arrende mai e sa che anche se i potenti sono potenti, noi siamo molti di più, e molto più belli.