Il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi: “Resta il nostro nome, ma esecutivo non ha ancora preso una decisione”
L’Italia non sostiene più Franco Frattini nella sua corsa alla segreteria generale della Nato? Finora l’ex ministro degli Esteri è stato il candidato ufficiale del nostro paese, per cui i vari governi che si sono succeduti – da Berlusconi a Letta passando per Monti (che presentò formalmente il nome dell’ex ministro degli Esteri) – hanno sempre speso parole di apprezzamento e impegno a sostenerne la corsa alla successione di Anders Fogh Rasmussen, in scadenza di mandato a fine settembre. Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, risponde dalla Nato alle domande della stampa estera a margine della conferenza annuale dell’Eda, e lo fa con parole che segnano un punto di discontinuità con i precedenti governi, lasciando intravedere una natura non scontata sulle scelte future italiane. A contendere il posto di segretario della Nato a Franco Frattini c’è l’ex primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, indicato da molti come il vero successore del danese Rasmussen. Anche per l’Italia è così? “Non ho una risposta precisa”, dice Rossi. “Il nostro candidato resta Frattini, ma diciamo che il governo italiano deve ancora prendere una decisione”. Questa è indubbiamente una novità.
Emanuele Bonini
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