Il nostro Paese aveva chiesto il permesso di utilizzare i fondi regionali europei per il progetto che prevede di ampliare l’imboccatura, dragare il fondale e consolidare una parte di uno dei moli
I finanziamenti con fondi regionali europei per il porto di Salerno sono in regola con le leggi comunitarie. È quanto ha stabilito la Commissione europea che ha dato la sua approvazione a un progetto di investimenti pari a 71,1 milioni. A febbraio l’Italia aveva notificato la propria intenzione di finanziare un progetto dell’autorità portuale finalizzato al miglioramento delle strutture esistenti del porto salernitano mediante la concessione di sovvenzioni provenienti dai fondi comunitari. L’investimento permetterà all’autorità portuale di garantire l’ingresso in condizioni di sicurezza a navi di maggiori dimensioni ampliando l’imboccatura portuale, dragando il fondale marino e il canale di accesso al porto e prevede anche il consolidamento di parte di uno dei moli esistenti.
La Commissione ha concluso che l’investimento contribuirà a preservare un’ampia gamma di collegamenti marittimi integrati nell’Ue senza costituire un aiuto di Stato in quanto il finanziamento pubblico è necessario per incentivare l’autorità portuale a realizzare il progetto. Il progetto non può infatti essere fattibile senza un aiuto pubblico, dal momento che le entrate nette previste non coprono i costi di investimento. L’importo del finanziamento è limitato al minimo necessario per rendere possibile l’investimento.
La Commissione ha anche valutato se i futuri operatori portuali riceveranno un indebito vantaggio economico. I contratti di concessione per l’utilizzazione delle strutture portuali saranno aggiudicati mediante procedure di appalto pubbliche, aperte e non discriminatorie, nel rispetto delle disposizioni previste dal diritto dell’Ue e dell’Italia in materia di appalti pubblici. Pertanto, la Commissione ha ritenuto che i futuri operatori portuali non beneficeranno di alcun aiuto di Stato. Lo stesso vale per gli utilizzatori finali del porto di Salerno, che pagheranno prezzi di mercato per i servizi offerti presso il porto.