Messina, Aimos, Coimbra e Errenteria sono stati scelti come Comuni pilota per l’avvio del progetto CERtuS. Obiettivo: riqualificare abitazioni e palazzi storici per ridurre i consumi e migliorare il comfort
Recuperare i vecchi edifici comunali rendendoli non solo più confortevoli ma anche a fabbisogno energetico “quasi zero”. Una sfida dura, ma che presto potrebbe trasformarsi in realtà: la sperimentazione in Europa è già cominciata, partendo dall’Europa meridionale. Proprio sui Paesi che a causa della crisi finanziaria affrontano maggiori difficoltà nell’investire in operazioni di risparmio energetico ha deciso di puntare il progetto CERtuS (Cost Efficient Options and Financing Mechanisms for nearly Zero Energy Renovation of existing Buildings Stock).
Lanciato nel corso di un meeting internazionale organizzato dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), il progetto vuole sviluppare, attraverso il supporto tecnico e finanziario alle amministrazioni locali, un piano di recupero del patrimonio edilizio e architettonico di edifici pubblici comunali. I consumi energetici totali degli edifici in Europa incidono per il 40% sul fabbisogno energetico del continente e intervenire per il recupero e il restauro degli edifici storici può dare un contributo decisivo per ridurlo.
Quattro i comuni pilota dell’area del Mediterraneo scelti per iniziare la sperimentazione. Tra questi, insieme a Alimos (Grecia), Coimbra (Portogallo) ed Errenteria (Spagna), anche il comune italiano di Messina. Tutte città rappresentative per dimensione, popolazione e patrimonio edilizio, dell’area mediterranea.
Grazie alla collaborazione di personale tecnico-scientifico e di operatori economici, questi comuni sperimenteranno l’applicazione di nuove modalità di finanziamento per raggiungere livelli di consumo energetico quasi zero negli edifici che, una volta riqualificati, miglioreranno anche il comfort di chi ci abita.
Il progetto prenderà in considerazione anche gli edifici pubblici che hanno un valore storico, anche se non sempre monumentale, che costituiscono una tipologia molto diffusa nell’area del Mediterraneo. Questa tipologia di edifici è ancora sottovalutata anche dalla legislazione europea, che si occupa soprattutto delle nuove costruzioni, settore non sufficiente per
raggiungere gli obiettivi fissati dal pacchetto clima-energia 20-20-20.
Perla Ressese