Un prestito da 50 milioni sosterrà le aziende che assumono under 29. 200 milioni sono destinati alle Pmi italiane e 100 alle società a media capitalizzazione
Trecentocinquanta milioni di euro per piccole e medie imprese, società a media capitalizzazione e progetti per l’occupazione giovanile. E’ quanto arriverà grazie a tre distinti accordi perfezionati nelle scorse settimane tra Banca europea per gli investimenti (Bei) e Banco Popolare. Queste intese rafforzano la collaborazione tra la banca dell’Unione europea e Banco Popolare, con l’obiettivo di fare arrivare nuove risorse finanziarie a condizioni vantaggiose al mondo produttivo italiano in questa fase di primi segnali di uscita dalla lunga recessione.
“Esprimo soddisfazione per gli accordi firmati, con una attenzione particolare al prestito per combattere la disoccupazione giovanile” commenta il Vice Presidente della Bei, Dario Scannapieco, sottolineando: “In tutte le regioni d’Italia è una vera emergenza e solo favorendo le condizioni affinché le imprese possano tornare a investire possiamo dare un contributo alla formazione di nuovi posti di lavoro”. “La sottoscrizione di questi nuovi accordi – aggiunge Maurizio Faroni, direttore generale del Banco Popolare – garantisce un importante incentivo per l’occupazione giovanile e permette l’immediata fruibilità di nuovi finanziamenti alle imprese”.
Nel dettaglio, un prestito da 50 milioni riguarda i progetti avanzati da Pmi, Mid-Cap e start-up innovative per favorire nuovi posti di lavoro per i giovani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Questi finanziamenti rientrano nel programma Jobs for Youth, attivato dalla Bei dopo il Consiglio europeo di Bruxelles del giugno 2013. Il totale delle risorse Bei dedicate all’Italia con il Jobs for Youth è, fino ad oggi, di 440 milioni. Possono beneficiare dei prestiti le Pmi (fino a 250 dipendenti), le Mid-Cap (fino a 3000 dipendenti) e le start-up che rispondano a determinati requisiti: avere assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 offrire programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani, stipulare un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi), presentare un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni.
Al sostegno delle Pmi italiane sono invece destinati 200 milioni di euro, con impiego di fondi Bei a condizioni di particolare favore. I prestiti sono destinati al finanziamento sia di nuovi investimenti sia di quelli in corso, purché non ancora ultimati. Gli interventi, relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi) potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa. Banco Popolare fornirà anche risorse proprie alle Pmi beneficiarie, facendo così aumentare il plafond complessivamente a disposizione per il supporto del sistema economico italiano.
Una linea di credito da 100 milioni per le Mid-Cap firmata a fine 2013, poi, è già in corso di erogazione.
Perla Ressese
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